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Reggio, strattonato ed allontanato dal convegno del Pd il giornalista di “Report” Antonino Monteleone

Reggio, strattonato ed allontanato dal convegno del Pd il giornalista di “Report” Antonino Monteleone

| Il 22, Feb 2013

Secondo quanto riferito dal giornalista della trasmissione di Milena Gabanelli, la Bindi avrebbe detto sin dall’inizio che non avrebbe iniziato a parlare sino a quando lui ed il suo operatore non fossero usciti dalla sala. Indignati Romeo, Scopelliti, Santelli (Pdl) e Amato (Giovane Italia)

Reggio, strattonato ed allontanato dal convegno del Pd il giornalista di “Report” Antonino Monteleone

Secondo quanto riferito dal giornalista della trasmissione di Milena Gabanelli, la Bindi avrebbe detto sin dall’inizio che non avrebbe iniziato a parlare sino a quando lui ed il suo operatore non fossero usciti dalla sala. Indignati Romeo, Scopelliti, Santelli (Pdl) e Amato (Giovane Italia)

 


REGGIO CALABRIA – Ad un convegno del Pd in Calabria con Rosy Bindi, l’inviato di ‘Report’ Antonino Monteleone non è stato fatto entrare in sala e poi è stato “strattonato” per impedirgli di seguire il presidente dei ‘Democrat’ per una breve intervista. L’episodio, ora sul sito del ‘Corriere.it’, sta scatenando non poche polemiche. Secondo quanto riferito dal giornalista della trasmissione di Milena Gabanelli, la Bindi avrebbe detto sin dall’inizio che non avrebbe iniziato a parlare sino a quando lui ed il suo operatore non fossero usciti dalla sala. Di segno opposto la versione della parlamentare, per la quale l’incontro era a carattere privato. In ogni caso, tutti gli operatori tv erano stati allontanati dalla sala. Al termine del dibattito, Monteleone si avvicina alla Bindi facendole alcune domande senza ottenere risposta. Nelle immagini si vede lui che segue la Bindi, mentre questa esce dalla sala attraverso una porta. Ma, nell’inseguimento, uno dei partecipanti sembra spingerlo. “Ma cosa sta facendo, come si permette?”, gli grida Monteleone. “Mi sei passato davanti”, é la risposta dell’uomo che prima gli dà uno schiaffetto in testa, poi si avvicina alla telecamera come per impedire le riprese. Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore del Pdl Grande Città di Reggio Calabria, Daniele Romeo, che ha espresso solidarietà a Monteleone ed al suo operatore “vittime – afferma – di una brutale aggressione”, mentre il presidente provinciale di Giovane Italia, Luigi Amato, si è detto “profondamente indignato, come calabrese ancor prima che come esponente politico del Pdl” per quanto successo nella sala del Consiglio regionale dove “Monteleone ed il suo operatore sono stati vittime di violenza ed inciviltà da parte degli intervenuti al convegno e senza che il grande testimone oculare, Bindi, impedisse che si consumassero azioni di pura aggressività materiale e verbale”. Di tutt’altro avviso l’ufficio stampa di Rosy Bindi, secondo cui “come tutti possono vedere dal video, non c’é stata alcuna aggressione. C’é stato semmai un equivoco per il quale c’é rammarico. Era un seminario a porte chiuse tra tecnici e specialisti della sanità per fare il punto sul settore fuori della campagna elettorale, promosso dal Pd, ma non pubblicizzato come manifestazione elettorale, tant’é che non c’erano manifesti a Reggio. Si è trattato di un’analisi della situazione della sanità calabrese, ma volutamente tenuta fuori dalla campagna elettorale”. Ai giornalisti che si sono presentati, per colpa dell’equivoco, è stato spiegato che si trattava di un appuntamento di partito non aperto al pubblico e che avrebbero ricevuto un comunicato successivamente. “Loro – si aggiunge – ne hanno preso atto e sono usciti. Francamente non si capisce come una cosa nata da un disguido possa trasformarsi in una aggressione inesistente”.

ROSANNA SCOPELLITI, FERMA CONDANNA

“Esprimo solidarietà al giornalista Antonino Monteleone per l’inspiegabile aggressione subita”. Così, in una nota, la candidata per il Pdl alla Camera Rosanna Scopelliti. “Nessuno vuole fare speculazione politica – aggiunge – su quanto accaduto. Ci atteniamo soltanto a quelli che sembrano i fatti alla luce delle immagini apparse sul web in queste ore e ci piace evidenziare il normale principio secondo cui alle domande, di solito, si risponde se non si ha nulla da nascondere. Resta da capire se fosse davvero un’iniziativa privata, dato che vi erano locandine a pubblicizzarla e che, tra l’altro, si svolgeva nella sede del Consiglio regionale (che dovrebbe essere la casa di tutti i calabresi) e non nella segreteria del Pd o a casa di Naccari Carlizzi”. “Forse c’era poca gente – conclude Rosanna Scopelliti – e da parte di alcuni vi è stato il timore che tale aspetto potesse essere messo in evidenza dalle telecamere di Raitre. Ciò non toglie, però, che atteggiamenti di questo tipo sono inaccettabili e da condannare con fermezza”.

SANTELLI (PDL): PAGINA VERGOGNOSA

“Marco Minniti e Rosy Bindi hanno evitato i confronti pubblici sia con me che con il Presidente Scopelliti, ma oggi la capolista del Pd alla Camera ha oltrepassato ogni limite sfuggendo anche al giornalista di Report Antonino Monteleone, che è stato insultato e spintonato”. Lo afferma, in una dichiarazione, Jole Santelli, vicecapogruppo del Pdl alla Camera. “E’ stata registrata – aggiunge – una pagina vergognosa di questa campagna elettorale. Negli ultimi dieci giorni Scopelliti é stato incalzato dallo stesso giornalista, con domande su diverse tematiche, ed il Governatore della Calabria ha puntualmente risposto con educazione e garbo, a volte con ironia ma sempre con il massimo rispetto”. “L’atteggiamento del Pd – dice ancora Santelli – è inaccettabile. Chi ha aggredito Monteleone ed il suo operatore deve solo vergognarsi e chiedere scusa. E’ chiaro che il nervosismo per l’imminente sconfitta elettorale gioca brutti scherzi”.

AMATO (GIOVANE ITALIA): PROFONDAMENTE INDIGNATO

Mi sento profondamente indignato, come calabrese ancor prima che come esponente politico del Popolo della Libertà, di quanto accaduto oggi all’interno del Palazzo del Consiglio Regionale sotto gli occhi allibiti di cittadini e di telecamere nel corso di quello che doveva essere un semplice appuntamento elettorale, con al centro il tema della sanità, alla presenza dell’On. Rosy Bindi, capolista in Calabria del Partito Democratico e Presidente Nazionale del soggetto politico il cui segretario è Pierluigi Bersani. Il giornalista reggino di Report Antonino Monteleone ed il suo operatore Gabriele Morabito sono stati vittime di violenza ed inciviltà da parte degli intervenuti al convegno e senza che il grande testimone oculare, Bindi, impedisse il consumarsi di azioni di pura aggressività materiale e verbale.

E’ ovvio che ci troviamo di fronte ad un comportamento che denota un forte nervosismo elettorale, soprattutto per gli esponenti democratici che vedono scomparire il distacco tra il PD ed il PdL a livello nazionale e tendono ad essere sempre di più superati su base regionale dal partito di Berlusconi. Ma quanto accaduto si somma all’ennesima brutalità cui è stata oggetto la nostra regione: quella di voler fare della Calabria ancora una volta terra di conquista. Perché, seppur è vero che il PdL ha voluto tra le sue fila in questa terra un siciliano, l’On. Scilipoti, in posizione non utile, mai ciò può essere paragonato allo schiaffo dato ai calabresi dalla sinistra romana che ha collocato persino in vetta al podio due non calabresi, appunto Bindi e D’Attorre. Attendiamo con ansia le scuse alla Calabria tutta ed ai giornalisti Monteleone e Morabito da parte dei vertici del Partito Democratico.

Luigi Amato, Presidente Provinciale Giovane Italia