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TAURIANOVA (RC), SABATO 11 GENNAIO 2025

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Intimidazioni a Fedele e Chizzoniti, la solidarietà di Nucera

Intimidazioni a Fedele e Chizzoniti, la solidarietà di Nucera

| Il 27, Feb 2013

“Non devono essere lasciati soli”

Intimidazioni a Fedele e Chizzoniti, la solidarietà di Nucera

“Non devono essere lasciati soli”

 

 

“Sono personalmente e politicamente vicino all’assessore regionale Luigi Fedele ed all’avvocato Aurelio Chizzoniti, fatti oggetto in queste ore di inqualificabili episodi di intimidazione. Azioni compiute, ancora una volta, contro amministratori e politici, che davanti a questi gesti non possono essere lasciati soli per le inquietudini e le preoccupazioni, anche familiari, che determinano”.

E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, che invita “la parte onesta della Calabria a fare fronte comune contro l’arroganza e la violenza dei poteri criminali, ai quali – continua – abbiamo il dovere istituzionale e personale, di far capire che nessun cedimento caratterizzerà l’azione futura dell’assessore Fedele, del presidente Chizzoniti e di tutti quelli che come noi sono stati chiamati ad amministrare una Regione che seppure con grandi problemi sta cercando di uscire dal guado di un deficit strutturale antico e da una crisi economica senza precedenti”.

“I colpi di pistola, le intimidazioni, le minacce, anche velate, di cui sono vittime molti amministratori locali, non sposteranno di un millimetro l’azione rinnovatrice che il governo regionale ha inteso mettere in atto. Ribadisco – sottolinea Nucera – la mia vicinanza agli amici Fedele e Chizzoniti, ai quali rivolgo la mia più sentita solidarietà, invitandoli a non sentirsi ‘soli’ nella battaglia per la legalità e il rispetto dei principi di democrazia e buona amministrazione che stanno caratterizzando questa decisiva ed importante pagina della politica calabrese”.

“Spero che le indagini prontamente avviate dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura – conclude il segretario-questore – portino presto all’individuazione dei responsabili, per ‘isolarli’ dalla società civile onesta di questa regione e per restituire tranquillità alla comunità calabrese”.