Condanna esemplare a Reggio per la “talpa 007”. Inflitti 16 anni e 8 mesi a Zumbo
redazione | Il 05, Mar 2013
Nel processo anche undici anni e sei mesi al boss Giovanni Ficara e quindici anni e otto mesi a Demetrio Praticò. La sentenza è stata emessa dal Tribunale Collegiale, presieduto da Olga Tarzia, nell’ambito del procedimento “Piccolo Carro”. Per il commercialista considerato la “gola profonda” delle cosche
Condanna esemplare a Reggio per la “talpa 007”. Inflitti 16 anni e 8 mesi a Zumbo
Nel processo anche undici anni e sei mesi al boss Giovanni Ficara e quindici anni e otto mesi a Demetrio Praticò. La sentenza è stata emessa dal Tribunale Collegiale, presieduto da Olga Tarzia, nell’ambito del procedimento “Piccolo Carro”. Per il commercialista considerato la “gola profonda” delle cosche
REGGIO CALABRIA – Sedici anni ed otto mesi di reclusione: questa la condanna inflitta dal Tribunale di Reggio Calabria al commercialista ed ex collaboratore dei servizi segreti Giovanni Zumbo, sospettato anche di passare notizie riservate ai boss della ‘ndrangheta, accusato di porto e detenzione abusiva di armi e munizioni, aggravati dall’avere favorito la cosca Ficara-Latella, per l’auto carica di armi ed esplosivi fatta ritrovare il 21 gennaio 2010 a Reggio Calabria in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Zumbo era accusato anche di concorso esterno in associazione mafiosa. Insieme a lui sono stati condannati Giovanni Ficara, ritenuto il boss dell’omonima cosca (11 anni e nove mesi) e l’imprenditore caseario Demetrio Domenico Praticò (15 anni e otto mesi). Le armi e gli esplosivi, che non erano innescati, furono trovati all’interno di una Fiat Marea posta nelle vicinanze del percorso che il Capo dello Stato avrebbe dovuto fare per giungere in aeroporto a conclusione della sua visita in città. Zumbo e Ficara, detenuti in quanto arrestati nelle operazioni Reale e Crimine contro le cosche della città di Reggio Calabria, erano stati intercettati dai carabinieri del Ros di Reggio Calabria nella casa del boss Giuseppe Pelle, a Bovalino, dove l’ex 007 si era recato con Ficara per informare il boss di San Luca di inchieste contro la ‘ndrangheta a Milano sfociate poi nell’operazione Crimine. Fu proprio Zumbo a fare trovare l’auto imbottita di armi ed esplosivi con una telefonata fatta ad un appuntato dei carabinieri. Secondo l’accusa si trattò di una “messinscena” messa in atto da Zumbo allo scopo di accreditarsi come fonte.