Blitz per recuperare i reperti archeologici, saranno consegnati ai musei calabresi
redazione | Il 12, Mar 2013
I carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza hanno recuperato diversi reperti archeologici grazie alle operazioni svolte sul territorio. I reperti saranno ora consegnati alla soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria perchè possano rientrare nella disponibilità ed a beneficio della collettività
Blitz per recuperare i reperti archeologici, saranno consegnati ai musei calabresi
I carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza hanno recuperato diversi reperti archeologici grazie alle operazioni svolte sul territorio. I reperti saranno ora consegnati alla soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria perchè possano rientrare nella disponibilità ed a beneficio della collettività
COSENZA – Monili e 497 monete, risalenti a varie epoche, confiscati nel corso di varie inchieste condotte dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale, sono stati consegnati stamani, in via definitiva, alla soprintendente per i Beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi. In particolare i reperti archeologici confiscati sono stati recuperati nell’ambito delle indagini Archeoweb, Bretti, Eracle e San Sozonte coordinate dalle procure della Repubblica di Cosenza, Crotone e da quella di Castrovillari. Sono stati i tribunali di Venezia, Vercelli, Ferrara, Firenze, Verbania e Reggio Calabria a procedere alle confische e alla restituzione dei reperti allo Stato. L’annuncio è stato dato stamane nel corso di una conferenza stampa, dal Maggiore Raffaele Giovinazzo, comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri. «Si tratta – ha detto l’ufficiale – del rientro in Calabria di testimonianze archeologiche che sono state sequestrate nel corso di 4 operazioni: Archeoweb, Bretti, Eracle e San Sozonte».
«E’ il frutto – ha continuato – delle prime sentenze di confisca che certificano l’appartenenza di questi beni allo Stato. E oggi li consegniamo alla Soprintendenza per i beni archeologici». Alla conferenza stampa era presente Simonetta Bonomi, che dirige la Soprintendenza calabrese. «Il valore dei beni non è definibile. – ha detto Giovinazzo – Oggi riconsegniamo questi beni alla dottoressa Bonomi perchè siano di nuovo fruibili dagli studiosi e dalla gente calabrese per essere ammirati e studiati».