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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 14 NOVEMBRE 2024

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Elezioni in otto grandi comuni della Macedonia

Elezioni in otto grandi comuni della Macedonia

| Il 20, Mar 2013

Antonio Eroi al primo briefing operativo tra i componenti internazionali della “Delegazione per l’osservazione delle elezioni democratiche in Macedonia”

Elezioni in otto grandi comuni della Macedonia

Antonio Eroi al primo briefing operativo tra i componenti internazionali della “Delegazione per l’osservazione delle elezioni democratiche in Macedonia”

 

 

STRASBURGO – Al primo briefing operativo tra i Componenti Internazionali della “Delegazione per l’osservazione delle Elezioni Democratiche in Macedonia” il reggino Antonio Eroi.

Si voterà in otto grandi comuni della Macedonia (FYROM), Skopje è il comune Città Capitale con 506.926 cittadini, mentre Kumanovo è la seconda città con 105.484, la terza in termini di popolazione con 95.385 abitanti è Bitola che si trova al confine greco – albanese ed è ritenuta la comunità più variegata: Macedoni 66.000 circa l’88,5% della popolazione, Rom 2.580 circa il 3,46%, Albanesi 2.360, circa il 3,17%, Turchi 1.562 abitanti, circa il 2,10%, Valacchi 997, circa l’1,34%, Serbi 500, circa lo 0,66%.

Proprio in questo comune – dichiara il Presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi – ho ricevuto l’incarico di supervisore dal Presidente Juri Landemberg, collaborando con il sindaco di Xaghra (Malta) componente del Comitato delle Regioni, con l’osservatrice OSCE Maria Warsinka-Varsi (Norvegese) e con lo statunitense Karl Radher.

Percorreremo oltre 200 km al giorno – dichiara Eroi – per trasferirci da Skopje alle sezioni elettorali, visitando da nord a sud l’intera nazione, ma, come ho evidenziato nel mio intervento, la stanchezza non deve far diminuire la gioia per l’indipendenza e la democrazia acquisita da un paese che fino al 1999 era coinvolto nella sanguinosissima guerra del Kosovo che portò ad una guerra civile con la componente albanese che perdurò sino al 2001.

Con estrema soddisfazione – conclude Eroi – parteciperò alla missione con due spille appuntate sul giubbino di osservatore, quella del Consiglio d’Europa, ma soprattutto lo stemma della Provincia di Reggio Calabria, che mi onoro di rappresentare in un momento storico in cui la nostra città non brilla certo per progresso e ricchezza. Ma ricordo a me stesso che proprio nella difficoltà il nostro popolo ha sempre dimostrato di avere la forza e le risorse per reagire e diventare faro per le altre comunità.