Al Polisa una nuova offerta formativa
redazione | Il 09, Mag 2013
Dall’anno accademico 2013-2014 includerà il percorso universitario in “Ingegneria per l’ambiente ed il territorio”
Al Polisa una nuova offerta formativa
Dall’anno accademico 2013-2014 includerà il percorso universitario in “Ingegneria per l’ambiente ed il territorio”
Sempre più variegata si presenta l’offerta formativa del Politecnico internazionale “Scientia et ars”. Alle due linee di alta formazione consolidate (diploma accademico di I° e II° livello) dal prossimo anno sarà attivato anche il Corso di Laurea in “Ingegneria Ambientale realizzato in collaborazione con l’Unical- dip. di Ingegneria, con il quale il Polisa ha sottoscritto apposita convenzione.
Il percorso di studi e soprattutto le modalità di svolgimento, sono state presentate, nel corso della conferenza stampa svoltasi presso palazzo L.Razza e presieduta dal Sindaco Nicola D’Agostino, dal rettore del Polisa, prof. Orazio Barra e dal delegato dell’Unical (dip. Ingegneria per l’ambiente e il territorio), prof. Giuseppe Mendicino. Alla conferenza hanno preso parte il dirigente del settore, dr.ssa Adriana Teti, la referente del Polisa Vibo, prof.ssa Lorena Franceschi e la resp. discipline Umanistiche del Polisa, maestro Giovanna Ferraro.
Positivi i commenti del Sindaco che vede < il Polisa come un modello di alta formazione che permette, attraverso la ricca offerta formativa, di confermare Vibo come un “Polo della cultura”, così come era in passato ed è ancora oggi. Inoltre non va sottovalutata anche l’importanza di un’università nel nostro Comune, tanto per le famiglie, che potrebbero così ottimizzare i costi derivati dal mantenimento di uno o più figli fuori sede e, inoltre, per l’indotto economico che ne deriverebbe>.
La struttura del corso è stata ampiamente e dettagliatamente spiegata dal rettore prof. Barra<Il primo anno del percorso universitario in Ingegneria per l’ambiente ed il territorio, prevede la frequentazione di un intero anno accademico presso il Polisa di Vibo, nel corso del quale gli studenti seguiranno un piano di studi identico a quello dei loro colleghi iscritti ad ingegneria presso l’Unical. Sei insegnamenti obbligatori, per un totale di 48 crediti formativi validi, accreditati ed equipollenti sia per l’Unical che per il Politecnico. Al termine dell’annualità l’allievo potrà scegliere se proseguire con ingegneria (iscrivendosi al secondo anno presso l’università della Calabria) o iscriversi al secondo anno del percorso triennale presso il Politecnico per il conseguimento del diploma accademico di I° livello in Musica, Spettacolo, Scienza e tecnologia del suono indirizzo Scientifico Tecnologico-specializzazione “Acustica ed inquinamento ambientale”>.
Tante le positività prospettate e tutte a reale beneficio degli studenti e delle relative famiglie, come specificato dal rettore Barra.
La possibilità di seguire una prima annualità presso il Politecnico e poter al secondo anno scegliere se proseguire gli studi presso il Polisa o l’Unical permette agli studenti di lasciare aperte entrambe le possibilità ed effettuare una scelta ponderata dopo aver sperimentato un primo anno di studi ed aver ben compreso le reali inclinazioni, evitando così scelte che si potrebbero rivelare errate. Inoltre gli studenti, almeno per un anno, potranno ottimizzare i costi non dovendo gravare, o facendolo al minimo, sui bilanci familiari. Ed ancora, non va sottovalutata, la possibilità, per gli studenti che nel corso del primo anno decideranno di seguire il percorso presso il Polisa, di poter completare una laurea in ingegneria, o laurea magistrale, in ragione del fatto che una volta iscritto ad ingegneria ambientale l’allievo potrebbe usufruire dei 48 cf acquisiti e comuni a tutti gli indirizzi.
<Dal prossimo anno – ha proseguito il rettore – il Politecnico accogliendo l’invito della Comunità Europea sarà tra i primissimi a dare ai propri studenti accanto alla pergamena di laurea anche il Diploma chiamato “supplement” che è un diploma in lingua inglese, che si compone di un carteggio di 10-15 pagine nel quale viene narrata la storia e il percorso dello studente, con esami sostenuti, qualità, percorso effettuato etc, finalizzato a permettere di poter spendere il titolo oltre che in Italia anche degli altri stati europei>.
Benefici apportati anche all’Unical, come spiegato dal prof. Mendicino <I benefici sono legati alla possibilità di aumentare il bacino di utenza degli studenti, considerando il numero di abitanti della Provincia e non solo. Inoltre la possibilità di avere persone motivate e decise ad intraprendere un percorso di studi, considerando che la maggior parte di studenti che si iscrivono al primo anno abbandonano gli studi. Infine l’università va così ad ampliare e intensificare le interazioni su tematiche che possono aprire sbocchi lavorativi e preparare figure che il mercato richiede>.