Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 22 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

A Corigliano scuole chiuse e studenti in corteo per Fabiana. Davide: «Ha cercato di togliermi la tanica»

A Corigliano scuole chiuse e studenti in corteo per Fabiana. Davide: «Ha cercato di togliermi la tanica»

| Il 27, Mag 2013

I giovani dicono no alla violenza. Mamma: “Anche lui è vittima”

A Corigliano scuole chiuse e studenti in corteo per Fabiana. Davide: «Ha cercato di togliermi la tanica»

Il giorno dopo la drammatica confessione di Davide, che ha ucciso la fidanzata a coltellate e poi le ha dato fuoco, i giovani dicono no alla violenza. Intanto emergono nuovi particolari, sempre più drammatici, sull’interrogatorio del giovane, che ha raccontato lo strenuo tentativo di difesa della ragazza

 

 

CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – Ha tentato di togliere di mano al suo omicida la tanica di benzina con la quale intendeva darle fuoco, Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa dal fidanzato di un anno più grande a Corigliano Calabro. Lo ha detto, secondo quanto si è appreso, lo stesso ragazzo nel corso dell’interrogatorio.
La ragazza, benché ferita da diverse coltellate infertegli dal fidanzato al culmine di una lite per motivi di gelosia, ha reagito sino all’ultimo per sottrarsi alla morte. Quando si è resa conto che il ragazzo intendeva bruciarla, secondo quanto avrebbe riferito lo stesso diciassettenne, lei si è alzata e gli si è buttata addosso, cercando di versare per terra il contenuto della tanica. Poi, probabilmente perché indebolita dalle coltellate, é ricaduta a terra ed il giovane le ha dato fuoco.

STUDENTI IN CORTEO PER FABIANA

Le scuole superiori di Corigliano Calabro resteranno chiuse stamattina perché gli studenti hanno organizzato un corteo in segno di solidarietà con Fabiana Luzzi, la giovane uccisa dal fidanzato che ne ha bruciato il corpo, secondo il racconto fatto dallo stesso omicida, quando era ancora viva. Il corteo partirà dall’istituto tecnico-commerciale Luigi Palma, che era la scuola frequentata dalla ragazza, da dove raggiungerà la casa della famiglia di Fabiana.
Hanno tutti un nastro rosso al polso gli studenti che sono concentrati davanti davanti l’istituto tecnico-commerciale di Corigliano Calabro per partecipare al corteo in memoria di Fabiana Luzzi. “Il rosso – ha spiegato uno degli studenti – è il colore dell’amore, quello che vogliano dimostrare nei confronti di Fabiana indossando questo nastro”.
“16 anni per sempre…riposa in pace piccolo angelo”. E’ la frase scritta su uno striscione posto in testa al corteo degli studenti che è partito a Corigliano Calabro in memoria di Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa dal fidanzato. “La tua storia meritava più ascolto”, è scritto sullo stesso striscione. E ancora: “puoi raggiungere solo adesso la tua meta quel mondo diverso che non trovavi mai. Solo che non doveva andare così, solo che ora siamo tutti un po’ più soli”.
“La violenza é l’ultimo rifugio degli incapaci”, è scritto su un altro striscione. E su un altro ancora: “No al femminicidio”. In testa al corteo una studentessa con un bouquet di fiori che è stato deposto all’imbocco della stradina alla fine della quale è stato trovato il cadavere di Fabiana. Nello stesso punto, dove il corteo ha sostato alcuni minuti, sono stati lasciati anche alcuni palloncini bianchi a forma di cuore.

CONCLUSO CORTEO STUDENTI

Si è concluso il corteo degli studenti svoltosi a Corigliano Calabro per esprimere solidarietà per la morte di Fabiana Luzzi. Il corteo ha raggiunto l’abitazione dei familiari della sedicenne uccisa e, dopo alcuni minuti, si è sciolto. I ragazzi hanno ripetuto numerosi applausi, in segno di saluto alla giovane uccisa ed ai suoi genitori. Gli striscioni realizzati dagli studenti sono stati affissi ad alcuni balconi del palazzo in cui risiedono i genitori di Fabiana. Gli studenti, tra le lacrime e la commozione, sono poi tornati a casa, alcuni dei quali accompagnati dai loro genitori

MAMMA: GIUSTIZIA PER MIA FIGLIA
“Mia figlia ha il diritto di avere giustizia”. E’ quanto ha detto la mamma della sedicenne uccisa a Corigliano Calabro parlando con l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Santo Marcianò. L’arcivescovo si è recato stamane a casa dei genitori della sedicenne, dove ha incontrato il padre e la madre.
Conversando con mons. Marcianò, la mamma della sedicenne uccisa ha aggiunto che “in questo momento abbiamo bisogno di sentire l’affetto della gente. Non vogliamo sentirci soli”. I genitori della ragazza, purb essendo testimoni di Geova, hanno accettato di ricevere mons. Marcianò. Il padre della ragazza accogliendo in casa l’arcivescovo lo ha abbracciato e gli ha detto che “mi ha fatto piacere ricevere la sua visita. Noi ci incontriamo sul valore della vita”.
MAMMA: ANCHE RAGAZZO POVERA VITTIMA
“Anche lui é una povera vittima”. E’ quanto ha detto la mamma della sedicenne uccisa a Corigliano Calabro nel corso dell’incontro con l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Santo Marcianò. L’arcivescovo, conversando con la mamma della ragazza, ha parlato di un possibile recupero dell’omicida.Mons. Marcianò, conversando con la mamma della sedicenne uccisa, ha affrontato il problema del recupero e della rieducazione dell’autore dell’omicidio. “Ho parlato – ha detto mons. Marcianò – del problema educativo e del profondo disagio del ragazzo che ha compiuto l’omicidio. In modo esplicito ho fatto riferimento al perdono ed ho trovato una reazione positiva nei familiari della ragazza uccisa. Ho voluto affrontare anche il discorso della rieducazione a 360 gradi che va affrontato quando sarà passato il momento del dolore”.
MAMMA: LE VOLEVANO TUTTI BENE TRANNE UNO. DONNA SI AFFACCIA DAL BALCONE E GRIDA DURANTE SOSTA DEL CORTEO
Tra lacrime e applausi il corteo degli studenti che sfilavano in ricordo di Fabiana è giunto sotto casa dei familiari dove, dal balcone al secondo piano, la mamma, circondata da amiche della ragazza e familiari, ha urlato “Fabiana quanta gente ti voleva bene, solo uno ti odiava”.
“Come era bella mia figlia – ha poi aggiunto la mamma di Fabiana – ora non posso più vederla, devo solo ricordarla attraverso di voi”. Mentre sfilava il corteo su una gradinata sono state posizionate 12 paia di scarpe con fiocchetti rossi con un cartellone posto di fianco con su scritto “Per dire no alla violenza contro le donne, oggi rosso solo amore”.
AMICO OMICIDA: NON RIUSCIREI A GUARDARLO
“Ora non riuscirei neppure a guardarlo in faccia e soprattutto non riuscirei a dirgli nulla”. Così un compagno di classe del diciassettenne che ha confessato di avere ucciso la fidanzata ne parla alla manifestazione degli studenti a Corigliano. “Tra noi – ha aggiunto – è sempre stato tranquillo, socievole e ci proteggeva. La mattina dell’omicidio non è andato a scuola. Il giorno prima c’é stata una festa ed abbiamo fatto tardi. Di Fabiana non parlava spesso. Il rapporto con lei era solo suo. Quando l’ho saputo non credevo potesse essere stato lui. Venerdì abbiamo saputo solo che si era ustionato. Di Fabiana non sapevamo ancora nulla e non volevamo neanche parlare di quanto potesse essere accaduto”.
VESCOVO ABBRACCIA MAMMA:VI SONO VICINO
E’ durato poco più di venti minuti l’incontro tra l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Santo Marcianò, ed i genitori di Fabiana, la sedicenne uccisa a Corigliano Calabro. “Ho visto un clima di grande compostezza – ha detto il presule – e mi rendo conto che ora, piano piano, bisogna riflettere su quanto è accaduto. C’é un bisogno evidente di affetto e per questo motivo che ho garantito ai genitori di Fabiana tutta la mia vicinanza”. “Ho offerto loro – ha concluso – la totale disponibilità e fraternità ed hanno accettato di buon grado”.