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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 GENNAIO 2025

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A Lamezia l’incontro conclusivo del progetto del Fondo europeo per l’integrazione

| Il 24, Giu 2013

Domani, alle 9.30

A Lamezia l’incontro conclusivo del progetto del Fondo europeo per l’integrazione

Domani, alle 9.30

 

 

Il progetto FEI “In rete – percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni”, finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi, giunge al termine con un incontro pubblico che si terrà nella sala riunioni del Comune di Lamezia Terme in via Perugini.
L’incontro dal titolo “In rete, percorsi di formazione e progettazione sulle migrazioni: impatto sul territorio e buone prassi locali”, promosso dal Comune, dall’Unical e da Credito senza confini, sarà introdotto dai saluti del sindaco Gianni Speranza e dell’assessore alle Politiche sociali, Gianni Gallo.
Interverranno: Teresa Bambara, dirigente del settore Politiche Sociali del Comune; Giovanna Vingelli del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria; Maria Teresa Terreri, CSC (Credito Senza Confini); Antonio Scaramuzzino, responsabile degli Enti Gestori Progetto Sprar “Mal – Casa” Lamezia Terme; Enrico Pugliese, professore di Sociologia del lavoro dell’Università La Sapienza di Roma, studioso dei fenomeni migratori e direttore dell’Istituto di ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 2002 al 2008.
Il progetto, che ha avuto come soggetto capofila il Comune di Lamezia Terme in partenariato con l’Università della Calabria, Dipartimento di Sociologia e Scienze Politiche e Sociali, e la cooperativa sociale CSC (Credito senza confini), ha visto l’adesione, già in fase progettuale, di UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Ufficio Scolastico Regionale, Provincia di Cosenza, Comune di Riace, Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie, e Cric- Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione. Il Comune, attraverso il settore delle Politiche Sociali, ha avuto un importante ruolo di coordinamento e monitoraggio delle attività progettuali previste e in particolare ha avuto il compito di organizzare due workshop di carattere regionale, guidati dal dirigente del Comune, Salvatore Orlando, e dal ricercatore dell’Unical, Mario Coscarello. I workshop dal titolo “Riqualificazione dei centri storici abitativi per gli immigrati” e “Creazione di un centro servizi per gli immigrati”, che si sono tenuti nei locali del chiostro di San Domenico a Lamezia Terme, sono strettamente collegati alle azioni su cui l’Amministrazione comunale sta lavorando, in sinergia con il territorio e tutti i servizi presenti, in una logica di rete e sviluppo e costituiscono una importante fase di preparazione per i quattro laboratori di progettazione che sono in corso e proseguiranno fino alla fine di giugno.
Alle attività dei seminari hanno aderito 44 partecipanti tra dipendenti e funzionari degli Enti Locali, (Comune di San Pietro a Maida, Provincia di Cosenza, Provincia di Catanzaro) funzionari e dipendenti del Comune di Lamezia Terme, operatori sociali responsabili di enti privati, di associazioni e del terzo settore regionale.
Da qui si è sviluppata la progettazione partecipata: attività di formazione e scambi di buone prassi con altri soggetti locali, nazionali e internazionali per rafforzare la conoscenza del fenomeno migratorio.
Obiettivi specifici del progetto sono stati: la costituzione di un “Centro Territoriale di Coordinamento e Formazione Permanente su Migrazioni e Sviluppo” come punto di riferimento all’interno della Calabria, nell’identificazione di nuove strategie di intervento, favorendo la messa in rete di enti e operatori con riguardo alle tematiche della migrazione; la realizzazione di workshop formativi con destinatari specifici dipendenti e funzionari degli Enti locali che aderiscono al partenariato e/o che stringono accordi successivi con il tavolo di coordinamento; l’organizzazione di un Master universitario di II livello il cui titolo è “Migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Politiche, servizi sociali e buone pratiche”.