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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Un saluto a Franco Caratozzolo

| Il 24, Giu 2013

Il ricordo di Bruno Morgante

# Ciao Franco di Luigi Longo

Un saluto a Franco Caratozzolo

Il ricordo di Bruno Morgante

 

 

Ieri ero a Palizzi quando mi è arrivata la notizia della morte, all’ospedale di Catania, di Franco Caratozzolo.
Conoscevo i suoi problemi di cuore, irrimediabilmente compromesso dopo l’infarto avuto a causa dell’immenso dolore per la morte del figlio diciottenne avvenuta in modo tragico e insensato mentre tornava dal mare sulla strada che dalla Tonnara porta a Gioia Tauro.
Ho letto l’articolo che Luigi Longo ha scritto su questo giornale e ne condivido la lettera e lo spirito, avendo vissuto da dirigente socialista quella fase e, mentre leggevo l’articolo, con la mente percorrevo quegli anni e mi è venuta la voglia di aggiungere i miei ricordi.
Mi è tornata in mente la saletta polverosa, sembrava un deposito, presso la CGIL, in cui ci riunivamo per decidere quale poteva essere il contributo dei socialisti di Gioia Tauro alla rinascita della città, dopo la gestione della terna commissariale antimafia.
Franco era battagliero e ottimista sulla voglia di cambiamento del popolo gioiese, carburava la cocciutaggine del segretario Brundolino che voleva fare una lista autonoma socialista dentro un’alleanza di centrosinistra, con sindaco di sinistra, individuato subito in Aldo Alessio per la sua capacità di lotta e per la sua integrità morale, rigettando le proposte che arrivavano di listoni e di appoggio a candidati di centro.
Franco, insieme a Mimmo De Luca e Magazzù, faceva parte dei giovani (per modo di dire! Poiché la loro età media si avvicinava ai cinquanta anni), eppure, con la sua calma e la sua capacità di sintesi, riusciva a infondere fiducia a tutti noi e voglia di impegnarci per cambiare. Le discussioni ci vedevano impegnati e , alcune volte anche esageratamente, nell’esposizione del nostro punto di vista, come se stessimo partecipando ad un’assemblea di giovani.
In quella tornata elettorale vinse la cocciutaggine e, contro ogni previsione, Aldo Alessio fu Sindaco e Franco fu chiamato a fare l’assessore al lavoro.
Il suo impegno sin da subito fu a favore dei giovani, soprattutto quelli che avevano abbandonato la scuola ed erano a rischio devianza.
Allora ero presidente di Inforcoop Calabria, l’Istituto di formazione e informazione della Lega Calabrese delle Cooperative, impegnato sul fronte di progetti di formazione di interesse europeo.
Era lui a spingere perché l’Inforcoop presentasse, garantendo il partneriato del Comune , progetti di formazione per i giovani da realizzare a Gioia Tauro
Si avviarono così, tra gli altri, in contemporanea con la partenza del porto di Gioia Tauro, i progetti “Risorsa Porto”, progetto di formazione nel settore della logistica delle merci, finanziato dal Ministero del lavoro e il progetto Youtstart, finanziato dalla UE, destinato a giovani che avevano abbandonato la scuola e a rischio devianza.
Lui era sempre presente, con il suo cappello a falde larghe e i suoi gilèt di broccato multicolore, chiedendoci, di fronte ad intemperanze anche violente di alcuni, di non giudicare i ragazzi, che pur rimproverava, ma di aiutarli a fare venire fuori da ognuno la propria peculiarità e la voglia di vita e di libertà che era in ciascuno di loro.
Mai che abbia chiesto una raccomandazione, in quanto affermava che tutti i giovani di Gioia Tauro erano meritevoli di attenzione.
Insieme al sindaco Aldo Alessio, si entusiasmò per la nascita della cooperativa All Services, vedendone il significato di protagonismo sociale e di crescita morale e culturale che poteva significare per la Marina di Gioia Tauro, senza mai debordare dai propri compiti e mai interferendo nella gestione e nelle decisioni della cooperativa.
Rimane un vuoto, come se, anche a seguito di molte sconfitte, si sia chiusa una parentesi su quegli anni, sulla voglia di protagonismo che aveva contagiato uomini e organizzazioni, su quegli entusiasmi sulla possibile rinascita della nostra terra, basata sui valori della solidarietà, della legalità, del lavoro, parentesi che invece dobbiamo tenere sempre aperta.
Ciao Franco.
Bruno Morgante