Insediato il nuovo Comitato pari opportunità del distretto di Corte d’appello di Reggio Calabria
redazione | Il 29, Giu 2013
Tra i compiti la rimozione della discriminazione tra magistrati
Insediato il nuovo Comitato pari opportunità del distretto di Corte d’appello di Reggio Calabria
Tra i compiti la rimozione della discriminazione tra magistrati
REGGIO CALABRIA – In concomitanza con la ricorrenza dei cinquanta anni dall’ingresso delle donne in magistratura, si è insediato il nuovo Comitato pari opportunità del distretto di Corte d’appello di Reggio Calabria, istituito con delibera del Csm del 14 aprile 2008, presso ogni Consiglio Giudiziario. Il Comitato ha durata quadriennale, pari a quella del Consiglio giudiziario, ed i suoi componenti restano in carica fino alla fine della consiliatura in cui sono stati nominati. Il Comitato pari opportunità del distretto di Corte d’appello di Reggio Calabria è composto dal presidente Adriana Fimiani, sostituto procuratore generale di Reggio, in qualità di componente del Consiglio Giudiziario; Grazia Maria Grieco, giudice al Tribunale dei minori e Alessandra Cerreti, pm della Dda; Antonietta Occhiuto rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati; Giovanna Cusumano, presidente della Commissione regionale pari opportunità; Anna Briante, rappresentante del personale amministrativo degli Uffici giudiziari di Reggio Calabria. Le finalità ed i compiti del Comitato pari opportunità, è scritto in una nota, “sono la piena realizzazione di condizioni di parità e di non discriminazione di genere; la rimozione di ogni discriminazione che impedisca una effettiva parità professionale tra magistrati e magistrate; la valorizzazione del lavoro delle donne magistrato sia nell’ambito della organizzazione del lavoro sia in quello della qualificazione e formazione professionale, anche attraverso una politica propositiva e consultiva; la conciliazione con le esigenze familiari collegate alla maternità al fine di un maggior benessere organizzativo nei luoghi di lavoro e per garantire un giusto equilibrio tra esigenze familiari e professionali anche attraverso l’utilizzo dei congedi parentali, che costituiscono un diritto-dovere di entrambi i genitori”. Il Comitato viene investito delle problematiche di genere su richiesta dei singoli magistrati, su segnalazione dei componenti del Consiglio giudiziario, su richiesta del Presidente della Corte d’Appello o per iniziativa dello stesso Comitato sulla base di dati direttamente acquisiti o, comunque, pervenuti nella sua conoscenza.