Martedì la presentazione del neo costituito movimento politico-culturale “Cittadinanza Mediterranea”
redazione | Il 06, Lug 2013
Il Movimento si propone di operare in chiave liberal-democratica e riformista, promuovendo il dialogo interculturale al di fuori di ogni fondamentalismo ed andando oltre gli attuali modelli di sviluppo e omologazione, senza discriminazioni di razza, sesso o religione
Martedì la presentazione del neo costituito movimento politico-culturale “Cittadinanza Mediterranea”
Il Movimento si propone di operare in chiave liberal-democratica e riformista, promuovendo il dialogo interculturale al di fuori di ogni fondamentalismo ed andando oltre gli attuali modelli di sviluppo e omologazione, senza discriminazioni di razza, sesso o religione
Martedì 9 luglio, alle ore 11, presso l’ E-Hotel, si terrà la conferenza stampa per la presentazione del neo costituito movimento politico-culturale “Cittadinanza Mediterranea”. Un Movimento che intende porsi prevalentemente come movimento culturale, più che politico, ispirato alla filosofia di Albert Camus, e propone lo sviluppo della cultura che si sostanzia nel “pensiero meridiano” quale idea che, il sud, abbia non solo da imparare dal Nord, dai Paesi cosiddetti sviluppati, ma abbia anche qualcosa da insegnare e, quindi, il suo destino, non sia quello di scomparire per diventare Nord o come il resto dl mondo. Un Sud che debba saper rivendicare una misura critica nei riguardi di un mondo che ha costruito, sull’ossessione del profitto e della velocità, i suoi parametri essenziali. (Cassano, 16.4.2002).
Il Movimento si propone di operare in chiave liberal-democratica e riformista, promuovendo il dialogo interculturale al di fuori di ogni fondamentalismo ed andando oltre gli attuali modelli di sviluppo e omologazione, senza discriminazioni di razza, sesso o religione.
In questo ambito culturale, il Movimento ha anche finalità di ordine politico laddove, come si legge nello Statuto depositato, intende propugnare i criteri di sobria e partecipata conduzione socioeconomica nella gestione delle istituzioni pubbliche, nonché la solidarietà sociale, le pari opportunità,la mobilità sociale,il riscatto etico e morale nell’esercizio delle pubbliche funzioni, l’abolizione di ogni forma di privilegio derivante da pubblico incarico, che deve essere svolto come vocazione al servizio e non come esercizio o abuso del poter delegato. Creazione di un organismo internazionale che, ispirandosi all’Unione Europea raccolga le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo per sviluppare un piano comune per la sicurezza, lo sviluppo economico e lo scambio culturale tra le società civili dei paesi membri.
Mediterraneo come luogo di sperimentazione politica che superi la secolare contraddizione tra latinità cattolica e islam arabo. Finalità certamente ambiziose nell’ambito d una iniziativa che vuole rendersi utile alla comunità in un particolare periodo di crisi generale di identità che, probabilmente, è più grave della crisi economica che sta impoverendo i popoli e sta evidenziando il fallimento delle culture del profitto e della frenesia fornendo, dunque, motivi di validità e di attualità alla cultura del “Pensiero Meridiano”. Il gruppo dirigente del Movimento, costituito da Piero Morabito, Giovanni Laganà, Filippo Bova, Elena Latella, Demetrio Pecora, Antonio Napolitano, Enzo Tripodi, Mimmo Idone, Gino Palesandro, Paolo Marcianò, Enzo Tromba, Lorenzo Mangiola, Filippo Laganà e Domenico De Carlo relazionerà sulle prospettive, sulla organizzazione e sugli scopi del Movimento e risponderà alle domande che riterranno di porre i giornalisti e il pubblico presenti.