Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Caputo: “Nicolò diserta commissione, va sostituito”

| Il 19, Lug 2013

Secondo il presidente della Prima Commissione: “Le assenze incidono sulla proficuità dei lavori”. Nicolò a Caputo: “Ho inviato richiesta congedo lavori”. Cusumano: “Ennesimo tentativo di eludere la votazione delle proposte per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale della Regione”

Caputo: “Nicolò diserta commissione, va sostituito”

Secondo il presidente della Prima Commissione: “Le assenze incidono sulla proficuità dei lavori”. Nicolò a Caputo: “Ho inviato richiesta congedo lavori”. Cusumano: “Ennesimo tentativo di eludere la votazione delle proposte per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale della Regione”

 

 

REGGIO CALABRIA – La prima Commissione consiliare, ‘Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento’, presieduta dal consigliere Giuseppe Caputo (PdL), ha audito i sindaci di Sellia Marina, Giuseppe Amelio, e di Sellia, Davide Zicchinella, in relazione ad un progetto di legge di iniziativa del consigliere e assessore Alfonso Dattolo, inerente la modifica delle circoscrizioni territoriali dei due enti. La seduta, inoltre, prevedeva l’esame di ulteriori proposte di legge, tra cui quella relativa all’introduzione della doppia preferenza di genere. “Stigmatizzo e sottolineo – afferma Caputo – la irresponsabilità di chi, componente di maggioranza si sottrae continuamente ai lavori. Così come di chi, chiamato a sostituirlo, non rimane in aula per assicurare i lavori. Tutto ciò poiché per la terza volta l’organismo sull’argomento non riesce a determinarsi e a votare la proposta di legge per l’assenza principalmente di due componenti di maggioranza, tra cui, quella del Vicepresidente del Consiglio, Alessandro Nicolò, che, sottolineo, è consigliere regionale del Pdl e da mesi non partecipa alle sedute della Commissione. E questo incide sulla proficuità dei lavori stessi”. “Per cui, per quel che mi riguarda – dice ancora Caputo – ne chiedo la sostituzione di membro della Commissione con altro collega più responsabile. Infine, voglio ringraziare i colleghi dell’opposizione per averci consentito di esaminare due punti all’ordine del giorno, altrimenti non avremmo potuto nemmeno iniziare la seduta”. Nel corso della riunione hanno fornito il loro contributo i consiglieri De Masi, De Gaetano, Bruni, Tripodi, Bova, Minasi, Naccari Carlizzi e Imbalzano. Per la Giunta regionale era presente il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Alberto Sarra.

Nicolò a Caputo: “Ho inviato richiesta congedo lavori”

“Voglio rendere noto, relativamente a quanto dichiarato dal presidente della prima Commissione consiliare, a conclusione degli odierni lavori dell’organismo, che fin da ieri, nel rispetto della mia etica, ho inviato richiesta di congedo per i lavori della Commissione previsti per oggi, favorendo così la mia sostituzione. Non comprendo, quindi, il livore contenuto nella dichiarazione del presidente Caputo con cui mi si imputa la responsabilità inerente l’ordinato svolgimento dei lavori ai fini della discussione dell’ordine del giorno. Ho sempre trasmesso relativa comunicazione di congedo per l’impossibilità di partecipare ai lavori della prima Commissione a causa di concomitanti impegni istituzionali nella mia qualità di Vicepresidente vicario del Consiglio regionale della Calabria. Vorrei inoltre chiarire che nelle occasioni in cui ho partecipato alle sedute, non mi sono mai sottratto ai miei adempimenti istituzionali, partecipando a tutte le votazioni. Ciò non solo per responsabilità politica ma, soprattutto, per l’alto senso delle istituzioni e per il rispetto dovuto alla mia funzione anche di consigliere. Peraltro, in occasione della rimodulazione degli assetti di funzionamento delle Commissioni consiliari, avevo formalmente chiesto in corso di riunione al presidente del gruppo del PdL, collega Giampaolo Chiappetta, di valutare la mia sostituzione in prima Commissione a causa dei frequenti ed improvvisi impegni istituzionali che, obiettivamente, mi impediscono di essere sempre presente, non avendo purtroppo il dono dell’ubiquità…. E’ inspiegabile ed incomprensibile, quindi, il livore del presidente Caputo nei miei riguardi tenuto conto che mai ho, né stigmatizzato, né evidenziato le sue continue assenze dai lavori del Consiglio regionale, che spesso hanno pregiudicato il quorum del numero legale con la conseguente impossibilità di approvare importanti provvedimenti legislativi ed amministrativi”.

Cusumano: “Ennesimo tentativo di eludere la votazione delle proposte per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale della Regione”

“L’ennesimo tentativo di eludere la votazione delle proposte (ben tre, di cui una ad iniziativa popolare sostenuta da 7000 calabresi), per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale della Regione Calabria, saggiamente ed egregiamente integrate in un unico testo normativo dal presidente della I Commissione ‘Affari istituzionali’, on. Caputo, registra quanto ancora in molti dei nostri consiglieri regionali prevalga la logica del “Potere Escludente”.
E’ doveroso da parte mia, oltre che profondamente sentito, preliminarmente esprimere un ringraziamento al Presidente Caputo ed al consigliere Tilde Minasi, per il senso del dovere e della responsabilità dimostrati , purtroppo senza successo, nel corso della seduta odierna.
Ma e’ altrettanto doveroso stigmatizzare le reiterate assenze di alcuni consiglieri del PDL.
Proprio perché ho sempre creduto e voglio continuare a credere che la Politica e’ una cosa troppo seria, trovo legittimo portare sinteticamente a conoscenza dei calabresi -tanti dei quali portatori di un’istanza ancora una volta strumentalmente disattesa – l’analisi dei lavori della giornata odierna della prima commissione Affari istituzionali’.
Il difficile recupero della credibilità della politica, fortemente messa in dubbio dalla sua degenerazione, che crea parecchie occasioni di imbarazzo nelle tante persone seriamente impegnate, mi porta a fare i dovuti distinguo anche all’interno della mia stessa scuderia.
Ma forse più che una terminologia che rimanda ad uno sport nobile come l’equitazione, serve ricorrere a quella calcistica, atteso che nessun dubbio di smentita corro se nel descrivere i lavori della prima Commissione di oggi uso il termine
Una strategica melina che nei consiglieri di maggioranza (Nicolò, Chizzoniti ) si e’ concretizzata attraverso l’assenza, mentre in quelli di opposizione (senza le cui presenze non sarebbe stato garantito neanche il numero legale) si e’ manifestata attraverso la richiesta di un ulteriore rinvio per meglio elaborare il già troppo elaborato testo di legge!!!
Apre gli interventi l’on. Bova (presente nonostante non sia componente di quella Commissione) e si dichiara pronto ad individuare nuovi emendamenti per rendere ancora più risolutiva la proposta ‘de qua’.
A seguire interviene l’on. Pasquale Tripodi anch’egli visibilmente tentato dalla soluzione dilatoria.
E poi la volta dell’on. De Gaetano che suggerisce l’improbabile soluzione che (udite, udite) pretendeva l’inserimento nella proposta di legge dell’obbligatorietà di una lista composta paritariamente da donne ed uomini. Dico: si sarà accorto l’on. De Gaetano che eccezion fatta per gli on.li Minasi e Caputo, nessun altro desiderava votare quel testo di legge? Ed ancora, saprà, mi auguro, l’on. De Gaetano che eventualmente altri emendamenti possono essere presentati nell’aula consiliare?.
Nella sequela degli interventi si giunge a quello dell’on. Naccari, che all’interno dell’ opposizione appare il più preparato, sebbene (purtroppo per tutti i sostenitori della doppia preferenza) non così lungimirante da cogliere al volo l’occasione di mettere ai voti il testo integrato ed attribuirsi la paternità di una vittoria di civiltà.
Ho tralasciato, non per dimenticanza, l’intervento dell’on. Bruni che ha ritenuto di sottolineare alla maggioranza che un rinvio avrebbe impedito un gol facile all’opposizione.
Concludo dicendo che mi risulta difficile immaginare che una presenza femminile più cospicua in un Consiglio regionale accompagnata ad una qualificata rappresentanza maschile, non possa davvero offrire una politica più dignitosa e rispettosa del suo elettorato”.