Nesci (M5S): “Ministro Alfano rafforzi sicurezza pubblica a Vibo Valentia”
redazione | Il 31, Lug 2013
“L’organico delle forze dell’ordine è numericamente insufficiente a garantire la sicurezza nel territorio”
Nesci (M5S): “Ministro Alfano rafforzi sicurezza pubblica a Vibo Valentia”
“L’organico delle forze dell’ordine è numericamente insufficiente a garantire la sicurezza nel territorio”
VIBO VALENTIA – ”In relazione ai recenti segnali criminali a Tropea e nell’intera provincia di Vibo Valentia, non si può rimanere in silenzio o negare l’esistenza di organizzazioni di tipo mafioso nel territorio”. Lo afferma, in una nota, la deputata Cinque Stelle Dalila Nesci in riferimento agli episodi intimidatori che si stanno susseguendo nel Vibonese, ”dove – aggiunge – l’organico delle forze dell’ordine è numericamente insufficiente a garantire la sicurezza nel territorio”. Per la deputata, che solidarizza con le vittime delle intimidazioni, ”è necessario che il ministro dell’Interno consideri con attenzione la drammatica carenza di forze di polizia, peraltro già rilevata dai sindacati, che più volte hanno osservato quanto, in queste condizioni, pure i cittadini evitino le denunce. Lo Stato non può gettare la spugna o basarsi su calcoli di mera ragioneria per lasciare le cose come stanno adesso. Lo sviluppo dell’intera provincia di Vibo Valentia passa necessariamente dal potenziamento della pubblica sicurezza, la quale necessita anche di mezzi più adeguati a fronteggiare la criminalità, sempre più capillare e repressiva. Auspico che il nuovo prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, inizi ad affrontare il problema in tempi stretti, confermando la disponibilità a lavorare insieme per assicurare un’efficace risposta dello Stato al bisogno di sicurezza dei cittadini”. ”Per cambiare – conclude Dalila Nesci – sarà fondamentale la scuola, poi, che deve investire nella formazione delle coscienze, anche con programmi che guardino alla realtà del territorio, caratterizzato da bellezza e disoccupazione, grandi potenzialità e sottosviluppo imposto da logiche affaristiche e criminali”.