“Emergenza servizi aziendali”, la Uil Fpl scrive al direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria
redazione | Il 05, Ago 2013
L’organizzazione sindacale si dice fortemente preoccupata soprattutto per l’erogazione delle prestazioni sanitarie
“Emergenza servizi aziendali”, la Uil Fpl scrive al direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria
L’organizzazione sindacale si dice fortemente preoccupata soprattutto per l’erogazione delle prestazioni sanitarie
Riceviamo e pubblichiamo:
Alla dott.ssa G. Rosanna Squillacioti
Direttore Generale
Al dott. Francesco Sarica
Direttore Sanitario
Al dott. Vincenzo Scali
Direttore Amministrativo
Al dott. Antonio Previte
Direttore DO
Al dott. Rocco M. Polimeni
Direttore DEU
Al dott. Francesco Tomaselli
Direttore GRU
Agli Organi di Stampa
LORO SEDI
OGGETTO: Emergenza servizi aziendali
La scrivente organizzazione sindacale è fortemente preoccupata per l’andamento dei servizi aziendali, soprattutto ma non solo, per quelli dedicati direttamente all’erogazione di prestazioni sanitarie.
Alla grave carenza di personale (dovuta all’ ingente numero di pensionamenti) si aggiunga, nel periodo estivo, la maggiore presenza di persone sul territorio aziendale, che rendono ancora più difficile la già precaria situazione.
Questa situazione, in molti servizi, costringe ad un surplus di lavoro cui bisogna far fronte, a volte, con una sola unità di personale in servizio h. 24 (per esempio il 15 agosto la c.o. del 118). Né d’altro canto servizi chiusi per l’emergenza (CH di Gioia Tauro) possono reggere con un solo infermiere a turno.
Di contro molti operatori sanitari (vedi infermieri a palazzo Tibi ed in altri Presidi sono utilizzati addirittura in compiti amministrativi) sono distratti e vengono utilizzati in compiti impropri al loro profilo professionale,: Di converso personale logoro e soggetto a prescrizioni e/o limitazioni è mantenuto in “posti di frontiera”.
Malgrado proclami e annunci nessuno fa niente, invece ci si adira e si scatenano “ire funeste” per atti di “goliardica leggerezza”. Come se tali atti minassero alle fondamenta il servizio; non vorremo che qualcuno li utilizzasse invece come “scusa”, causa scatenante di provvedimenti drastici già decisi in altri lidi.
Appare superfluo sottolineare che la distrazione di personale dai compiti d’istituto è responsabilità diretta del dirigente preposto che ha messo in essere e mantiene dette situazioni anomale, con precise responsabilità anche di carattere penale.
La razionalizzazione delle risorse umane non può e non deve portare a trasferimenti di personale dove questi non servono ed, in ogni caso, non possono essere attuati trasferimenti, mobilità o similari, che dir si voglia, se non attraverso l’attivazione delle corrette “relazioni sindacali”, altrimenti è la jungla.
E se da un lato abbiamo compreso la razionalizzazione della parcellizzata offerta di prestazioni sanitarie ospedaliere, che potevano mettere a repentaglio la stessa sicurezza dei degenti e degli operatori, non riusciamo a capire come mai ad oltre un anno dall’adozione e malgrado il crono-programma, l’attuazione del DPGR n. 106/2012, ancora oggi, non trova applicazione. Ogni atteggiamento dilatorio, posticipante di provvedimenti che erano necessari già diverso tempo addietro, minano, questi si, tutto il servizio sanitario provinciale.
Ogni risorsa economica, invece di essere dispersa in spese a volte superflue, dovrebbe essere convogliata ed utilizzata per il potenziamento dell’erogazione dei servizi.
Ma altrettanto responsabilmente, avendo a cuore le sorti dei servizi aziendali e nello spirito che contraddistingue la scrivente Organizzazione, sindacato si dei diritti ma anche dei doveri, non condividiamo estemporanei interventi che hanno il sapore di difese di rendita e di posizione, non ci appartengono e non ci appassionano, anche per questo siamo fautori e sostenitori del detto ad ognuno il suo, senza se e senza ma e senza “progetti”, che servono solo a rigonfiare le tasche di pochi. I progetti non possono e non devono supplire all’attività “ordinaria”.
Si sappia che la scrivente o.s. si farà parte diligente per denunciare alle competenti Autorità quanto succede e/o potrebbe succedere.
Il Segretario Regionale Uil Fpl
Nicola Simone
La Segreteria Provinciale Uil Fpl
Nuccio Azzarà
Francesco Politanò