Sabato a Delianuova la presentazione del libro dell’on. Giovanni Nucera

“ReggioNewYork-andataritorno”

Sabato a Delianuova la presentazione del libro dell’on. Giovanni Nucera

Le storie di tanti emigrati calabresi che si sono distinti in terra americana. Tra loro anche tanti originari di Delianuova, centro preaspromontano della provincia di Reggio Calabria dove sabato 31 agosto, in piazza De Nava, a partire dalle ore 17, sarà presentato il libro dell’on. Giovanni Nucera “ReggioNewYork-andataritorno”.
“ReggioNewYork-andataritorno” è una sorta di diario di viaggio scaturito da una missione istituzionale del Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera negli Stati Uniti, in occasione delle celebrazioni del “Columbus Day 2011”.
Molte le storie raccontate nel libro, che scaturiscono da colloqui ed incontri che l’on. Nucera ha avuto in terra americana. Storie di tenacia, di caparbietà, di onestà e di grande attaccamento alla tradizione ed alla cultura italiana. Da qui il titolo “ReggioNewYork” del libro in cui manca lo spazio, il distacco tra la terra promessa e l’amata Calabria.
All’incontro di Delianuova, moderato da Giovanni Battista presidente dell’Associazione Deliesi nell’Area dello Stretto, interverranno il Sindaco di Delianuova Rocco Corigliano. Relazionano Saverio Italiano, pedagogo e Arcangelo Carbone, presidente della Pro Loco di Delianuova. Interverranno, Teresa Carbone, assessore alla cultura del Comune di Delianuova e Nicodemo Ferraro, docente e saggista.
Concluderà l’autore, l’on.- Giovanni Nucera, che da questo suo libro tra la conclusione della grande lezione dei nostri emigrati. “Forse anche attraverso loro e la loro compostezza ed attaccamento alla nostra terra – scrive nel suo libro – dovremmo maturare più rispetto per i nostri territori e le nostre comunità».
“In estate molti emigrati tornano in Calabria, anche molti deliesi. Questo libro – aggiunge – vuole essere un omaggio alla loro intraprendenza, alla loro caparbietà. Verso chi “ce l’ha fatta”, vincendo e superando barriere non solo geografiche, ma anche culturali ed economiche”.