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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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“No a soluzioni Nomisma, puntiamo a bonifica o riciclo del vetro”

| Il 24, Set 2013

Lo afferma Dalila Nesci, deputata del Movimento Cinque Stelle, alla vigilia del tavolo tecnico del 25 settembre al ministero dello Sviluppo economico, convocato dal sottosegretario Claudio De Vincenti per individuare l’alternativa

“No a soluzioni Nomisma, puntiamo a bonifica o riciclo del vetro”

Lo afferma Dalila Nesci, deputata del Movimento Cinque Stelle, alla vigilia del tavolo tecnico del 25 settembre al ministero dello Sviluppo economico, convocato dal sottosegretario Claudio De Vincenti per individuare l’alternativa

 

 

VIBO VALENTIA – ”Sono molto preoccupata per i lavoratori dell’ex Italcementi di Vibo Valentia, che rischiano la tragedia della disoccupazione”. Lo afferma Dalila Nesci, deputata del Movimento Cinque Stelle, alla vigilia del tavolo tecnico del 25 settembre al ministero dello Sviluppo economico, convocato dal sottosegretario Claudio De Vincenti per individuare l’alternativa. In occasione del primo incontro allo Sviluppo economico, avvenuto il 10 settembre scorso, Nesci aveva contestato ”l’assenza di proposte e di polso da parte del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, remissivo”, e la ”generale mancanza di realismo politico sulla chiusura dello stabilimento Italcementi di Vibo Valentia”. ”Non ci sono impegni dell’azienda – sostiene oggi la Nesci – la politica ha agito con grave ritardo e non ha salvaguardato l’esistente. Inoltre le ipotesi di Nomisma, il cui studio è stato pagato da Italcementi, vanno in una direzione assolutamente non condivisibile, di scarsa occupazione e forte inquinamento. Peraltro non c’è ancora un’impresa che voglia investire. Occorre insistere sulla bonifica del sito industriale, che garantirebbe lavoro per almeno cinque anni. È poi condivisibile l’idea di un impianto per la lavorazione dei residui del vetro, ma che operi per l’intero Mezzogiorno”. ”Su Italcementi – conclude Dalila Nesci – sono in sintonia con il Forum delle associazioni del territorio, specie riguardo al riuso produttivo dei materiali. La direzione è ottima, ha ragioni economiche e si sposa con la tutela dell’ambiente quale presupposto per il vero rilancio del turismo, nel Vibonese in forte crisi”.