Cassano all’Jonio, l’associazione La bussola e il movimento Alicorno si interrogano sull’ex granaio
redazione | Il 31, Ott 2013
“Il metodo e la tempistica dell’intera operazione destano perplessità oltre che lasciare esterrefatti: si compra, oggi, a peso d’oro, ciò che, domani, si distrugge con spese ingenti”
Cassano all’Jonio, l’associazione La bussola e il movimento Alicorno si interrogano sull’ex granaio
“Il metodo e la tempistica dell’intera operazione destano perplessità oltre che lasciare esterrefatti: si compra, oggi, a peso d’oro, ciò che, domani, si distrugge con spese ingenti”
Riceviamo e pubblichiamo:
Osservando con occhi limpidi da pregiudizi lo spazio su cui sorgeva il “vecchio granaio” tante sono le domande che anche un semplice cittadino si pone.
Le ordinanze riguardanti l’ex-granaio erano di ripristino e descrivevano con accuratezza l’evolversi delle condizioni generali determinatesi nel corso di un decennio, per cui, nello specifico, lascia esterrefatti che, dopo mesi da una scossa di terremoto avvenuto ancor prima dell’acquisto dell’edificio, improvvisamente questo debba essere demolito con ordinanza contingibile ed urgente, pur facendo parte del tessuto storico minore del Comune di Cassano.
Il metodo e la tempistica dell’intera operazione destano perplessità oltre che lasciare esterrefatti: si compra, oggi, a peso d’oro, ciò che, domani, si distrugge con spese ingenti.
Una maggiore riflessione avrebbe fatto risparmiare ai cittadini somme elevate. Dove sono i parcheggi interrati previsti in delibera?
Non ci sono: si costruisce sul pianoro determinato dalla demolizione, impegnando ulteriori somme per lavori di sistemazione dell’area di sedime e per bandire un concorso di idee per la riqualificazione architettonico-urbanistica dell’area prospiciente il teatro comunale.
Tutto ciò che finora è stato costruito sarà demolito e ricostruito in altro modo: un ulteriore impiego di denaro pubblico senza alcun fine preciso e concreto.
La spesa per i lavori effettuati supera, allo stato attuale quattrocentomila euro (400.000), ma lievita in corso d’opera e di delibera in delibera. Ha quasi raggiunto l’entità di un progetto precedente, ma con quel progetto il comune aveva parcheggi e spazi a disposizione recuperando l’edificio.
I soldi impegnati nei lavori attuali provengono dai fondi Syndial e dispiace a tutti che vangano spesi senza alcun criterio preventivo, approvato dal Consiglio Comunale.
I lavori eseguiti verranno pagati solo dopo l’approvazione del bilancio preventivo 2013. Oggi, sono effettuati a “credenza” ed in alcuni casi, anche senza il parere degli uffici competenti, ma con la partecipazione attiva e concreta di soggetti stipendiati a tempo determinato con i nostri soldi.
E non finisce qui!!
Associazione La Bussola
Movimento Alicorno