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TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

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La Provincia di Crotone vince la sua battaglia contro la Banca Dexia Crediop

La Provincia di Crotone vince la sua battaglia contro la Banca Dexia Crediop

| Il 07, Nov 2013


Naccari Carlizzi, Consigliere Regionale Pd, si chiede:"Cosa farà ora la Regione Calabria?"

La Provincia di Crotone vince la sua battaglia contro la Banca Dexia Crediop

Naccari Carlizzi, Consigliere Regionale Pd, si chiede:”Cosa farà ora la Regione Calabria?”

 

Si scopre oggi che la Provincia di Crotone vince la sua battaglia contro la banca
Dexia Crediop poiché l’ Alta Corte di Giustizia di Londra – il tribunale inglese
titolare della vicenda – non ha accolto la richiesta di farsi riconoscere la validità
dei costi “occulti” dei derivati conseguenti alla stipula di un contratto di swap.
Questo giudizio è un precedente importante per la risoluzione di tanti contratti
di finanza derivata sottoscritti da enti locali come la Regione Calabria. Proprio
su questo punto abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio
Regionale con la quale chiediamo che fine abbia fatto l’opzione che la Regione Calabria
doveva realizzare sulla vicenda derivati. E’ necessario ricordare in materia di
swap e finanza derivata in Calabria che la precedente Giunta regionale di centro
sinistra decise, all’unanimità, di compiere un esposto/denuncia presentato presso
la Procura della Repubblica di Catanzaro. Successivamente, anche in seguito ai referti
della corte dei Conti, Sezione di Controllo, che evidenziavano una serie di irregolarità
ed illegittimità dei contratti di swap posti in essere, sempre quella Giunta regionale
diede ampio mandato all’Avvocatura regionale ed al dipartimento Bilancio di procedere
ad ogni azione e provvedimento necessario. Le suddette strutture regionali, in considerazione
della notevole complessità della materia, ravvisarono l’opportunità di avvalersi
di un professionista esterno, l’avv. Daniele Portinaro, difensore e consulente di
varie amministrazioni anche regionali, che rilevò una serie di irregolarità da
parte delle Banche con cui la Regione aveva contrattato. Per questo fu dato mandato
all’avvocato Portinaro e ad altri professionisti di procedere ad una azione civile
per richiedere la dichiarazione di nullità e l’annullamento dei contratti, nonché
il risarcimento dei danni. Ravvisando anche gli elementi per una truffa ai danni
della Regione fu presentata anche una denuncia penale nei confronti delle banche.
Tutto ciò, finita la legislatura, passo nelle mani della nuova Giunta di centro
destra. Pochi giorni fa, in virtù delle azioni legali avviate dalla giunta Loiero,
la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di sei indagati,
tra cui la banca Nomura, nell’inchiesta sui derivati sottoscritti dal 2004 al 2006,
con la Regione Calabria parte lesa. Dunque la vicenda penale è giunta alla giusta
fase processuale, ma il procedimento amministrativo di chiudere la transazione e
che avrebbe consentito il recupero di quei 2,5 milioni di euro di commissioni
occulte pagate dall’istituto di credito Nomura, attraverso una serie di società estere
e conti correnti cifrati, ad un ex consulente della regione, che fine ha fatto? Sarebbe
il caso che l’attuale Giunta regionale e chi la presiede desse in fretta delle spiegazioni
ai calabresi in merito a questo atteggiamento di disinteresse su una questione particolarmente
importante. A maggior ragione adesso in virtù del positivo risultato ottenuto dalla
Provincia di Crotone con la sentenza londinese che fa da precedente giuridico.

Demetrio Naccari Carlizzi
Consigliere regionale del PD