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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 21 GENNAIO 2025

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Lsu e Lpu protestano davanti alla sede del Consiglio regionale. Bottigliette e uova contro forze dell’ordine

Lsu e Lpu protestano davanti alla sede del Consiglio regionale. Bottigliette e uova contro forze dell’ordine

| Il 12, Nov 2013

Chiedono il pagamento delle spettanze e la loro stabilizzazione. Sindaci con precari per difendere servizi. Consiglieri: “Regione non ha carte in regola”. Naccari: “Mancata programmazione da Regione”. Bruni: “Soddisfazione per l’individuazione della copertura finanziaria”

Lsu e Lpu protestano davanti alla sede del Consiglio regionale. Bottigliette e uova contro forze dell’ordine

Chiedono il pagamento delle spettanze e la loro stabilizzazione. Sindaci con precari per difendere servizi. Consiglieri: “Regione non ha carte in regola”. Naccari: “Mancata programmazione da Regione”. Bruni: “Soddisfazione per l’individuazione della copertura finanziaria”

 

 

REGGIO CALABRIA – Numerosi lavoratori Lsu-Lpu protestano davanti a palazzo Campanella a Reggio Calabria, dove si svolgerà il Consiglio regionale che affronterà anche il tema dei precari. I lavoratori manifestano per chiedere alla Regione la copertura finanziaria delle competenze già maturate, di agosto e settembre, e per i restanti mesi del 2013. I precari, inoltre, chiedono la stabilizzazione. Davanti alla sede del consiglio sono stati esposti striscioni e bandiere dei sindacati.

La confusione e la concitazione di questi primi momenti hanno già provocato, forse per una lussazione della caviglia, a causa di una caduta, il ricorso al Pronto soccorso degli Ospedali riuniti di Antonio Cimino, segretario regionale Nidil-Cgil Calabria. I segretari generali della Calabria di Cgil, Cisl e Uil, Michele Gravano, Paolo Tramonti e Roberto Castagna, e dell’Ugl, Antonio Franco, avranno un incontro, dopo le ore 13, con il Presidente della Giunta Giuseppe Scopelliti, il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, l’assessore regionale al lavoro Nazareno Salerno e con la Commissione “Bilancio” di Palazzo Campanella. L’obiettivo principale dei cinquemila Lsu-Lpu della Calabria, rimane comunque, la stabilizzazione, per la quale è stato aperto un tavolo nazionale con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Filippo Patroni Griffi. La presenza degli Lsu-Lpu davanti a Palazzo Campanella condizionerà i lavori del Consiglio regionaleil cui inizio è fissato per le 12. Le problematiche attinenti i lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità sono al secondo punto dell’ordine del giorno dei lavori. Tra le proposte in campo, accanto al ‘tavolo nazionale’ chiesto dal Presidente Scopelliti, c’è una proposta Pd di prepensionamento degli over 60. Servirebbero però circa 40 milioni di euro, che si aggiungerebbero ai 23 milioni necessari per consentire il pagamento delle mensilità arretrate, e 40 milioni, per la restante parte dell’anno. I lavoratori sono esasperati ed hanno minacciato che, in caso di risposte negative o poco soddisfacenti, ‘sfonderanno le porte di Palazzo Campanella”. L’ingresso dell’edificio è blindato da un fitto cordone di carabinieri e poliziotti, assieme a personale in borghese della Digos della Questura di Reggio Calabria, di agenti della Polizia provinciale e della Polizia municipale.

Bottigliette e uova contro forze dell’ordine
Bottigliette vuote e uova sono state lanciate contro il cordone formato di carabinieri e polizia dai lavoratori Lsu-Lpu che stanno manifestando davanti alla sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria. Sale la tensione e la rabbia tra i precari che rivendicano soluzioni e, per questo, attendono notizie dalla delegazione composta da sindacalisti e sindaci che in queste ore, nella sede dell’assemblea calabrese, sta incontrando il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti e l’assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa presidiano l’area antistante l’ingresso dell’edificio.

Sindaci con precari per difendere servizi
I Sindaci dei comuni calabresi non intendono abbassare la guardia. “Siamo con i lavoratori – dicono – e per difendere la continuità dei nostri servizi e la loro dignità siamo intenzionati ad andare a manifestare a Roma”. Lo hanno fatto nel corso di un confronto nella Sala Commissioni di Palazzo Campanella. Hanno chiesto di incontrare, prima dell’avvio dei lavori del Consiglio regionale, gli assessori al lavoro, Nazareno Salerno, e al Bilancio, Giacomo Mancini. “Vogliamo sapere quali decisioni intendono adottare oggi, e vogliamo partecipare ai lavori del Consiglio regionale”. All’incontro hanno partecipato molti consiglieri regionali: Alfonso Dattolo, Mario Franchino, Candeloro Imbalzano, Demetrio Naccari Carlizzi, Nino De Gaetano, Giovanni Nucera. Molti sindaci hanno ribadito le difficoltà che deriverebbero dal mancato utilizzo dei lavoratori precari, che per grandissima parte svolgono mansioni e servizi essenziali ed insostituibili per la vita dei Comuni. “Il problema non è – hanno ancora detto – la copertura delle mensilità 2013, ma la proroga dei contratti fino al 31 dicembre 2014, nel corso del quale pensare ad avviare e completare le procedure di stabilizzazione dei lavoratori Lsu-Lpu di tutta la Calabria, senza i quali molti comuni, grandi e piccoli della regione, sarebbero costretti a chiudere persino i loro uffici”. “Le emergenze della Calabria a Roma non le capiscono – ha affermato stizzito un sindaco di un comune della provincia di Cosenza – ma non si tiene conto del fatto che l’utilizzo di questi lavoratori, quasi ‘in nero’, calpesta i diritti più elementari di ogni lavoratore”. Al termine della riunione i Sindaci, scenderanno in strada per manifestare accanto e con i lavoratori che da stamattina manifestano davanti a palazzo Campanella.

Consiglieri: Regione non ha carte in regola
Al termine dell’incontro del presidente della Giunta regionale con i sindaci e le forze sociali sulla tematica Lsu-Lpu i consiglieri regionali Nicola Adamo, Antonino De Gaetano, Pietro Giamborino, Carlo Guccione, Damiano Guagliardi, Rosario Mirabelli, Domenico Talarico, Pasquale Tripodi hanno sottoscritto un documento. “L’amministrazione regionale – affermano i consiglieri – sulla vertenza degli Lsu-Lpu non ha le carte in regola. La Giunta regionale, nonostante gli impegni assunti al momento dell’approvazione del Bilancio preventivo 2013 ed ufficialmente rinnovati dall’assessore regionale al Lavoro nei mesi scorsi, non ha finanziato la quota di risorse di propria competenza per la copertura delle indennità e dei sussidi. Nella programmazione finanziaria non c’era da improvvisare nulla, si doveva solo riportare la quota ormai storicizzata di cofinazniamento regionale che, negli anni precedenti, almeno dal 2007 ad oggi non è sostanzialmente variata. Al Governo nazionale si possono anche chiedere maggiori risorse ma in Calabria bisogna aver fatto il proprio dovere. Non intendiamo assolutamente fare sconti alle responsabilità nazionali ma riteniamo sia una debolezza invocare ora in Calabria il ‘tutti uniti contro Roma'”. “Abbiamo il diritto – proseguono – di essere ascoltati a Roma ma dobbiamo per questo presentarci con maggiore dignità e con una proposta che non può essere subordinata alla necessità di dover fronteggiare una esasperata condizione emrgenziale. Avere le carte in regola deve significare poter avere il diritto di ‘alzare la voce’ per rivendicare prioritariamente una soluzione strutturale per una stabilizzazione definitiva dei lavoratori e per un programmato, rapido percorso di svuotamento del bacino che costringe da oltre quindici anni i lavoratori in condizioni di precarietà. Le spettanze dei lavoratori maturate nel 2013 debbono essere garantite e corrisposte dalla Regione e non debbono essere addirittura scaricate sulle spalle dei sindaci, i quali già non riescono a fronteggiare le criticità dei loro bilanci”. ”Solo così – concludono i consiglieri regionali – possiamo avere la forza di rivendicare a Roma un’approvazione immediata di norme legislative che superino i vincoli ostativi alla stabilizzazione, garantiscano i diritti pensionistici, istituzionalizzino un ruolo soprannumerario specifico per le assunzioni a tempo indeterminato e finanzino l’esodo volontario”.

Il documento redatto a conclusione dell’ incontro del presidente della Giunta regionale con i sindaci e le forze sociali sulla tematica degli Lsu e degli Lpu è stato sottoscritto anche dal capogruppo regionale del Pd, Sandro Principe, e dai consiglieri dello stesso partito Mario Franchino, Giuseppe Giordano, Demetrio Naccari Carlizzi, Antonio Scalzo e Francesco Sulla.

Naccari: “Mancata programmazione da Regione”
“Non ci si può ridurre a discutere di un problema così grave per i comuni e per i lavoratori precari a novembre quando già gli enti hanno maturato significativi crediti da parte della Regione”.E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi. “Per questo motivo, il 27 giugno scorso, quindi cinque mesi fa, assieme al collega Scalzo – aggiunge – a nome del gruppo del Pd, avevamo depositato una proposta legislativa di iniziativa regionale per affrontare il problema. Purtroppo, il metodo e la forma mentis dell’attuale amministrazione si fondano sul ritardo, sulla creazione del debito e sul disinteresse per lo stato di salute dei comuni e la condizione dei lavoratori”. “Ad oggi – conclude Naccari Carlizzi – constatiamo la totale mancanza di programmazione e l’inconsistenza della rappresentanza da parte della Regione degli interessi di tanta parte dei calabresi. A quando decisioni rispettose degli interessi generali?”. 

Bruni: “Soddisfazione per l’individuazione della copertura finanziaria”

“Dopo una giornata difficile la soluzione concordata è la migliore possibile. L’Udc – spiega il capogruppo Ottavio Bruni – esprime soddisfazione, sia per l’individuazione della copertura finanziaria necessaria a garantire le indennità ed i sussidi dei lavoratori che per l’incontro tecnico già fissato dal presidente Scopelliti a Roma il per il 21 novembre. L’Udc è dalla parte dei lavoratori senza se e senza ma. Ciò che però auspichiamo – conclude Bruni – è che su questioni dal forte impatto sociale come la vertenza di oggi, non si registrino fughe in avanti o peggio odiose strumentalizzazioni. La politica deve agire unitariamente, se si vogliono ottenere risultati tangibili a Roma”.