Primarie Pd, sarà la commissione di garanzia a stabilire il vincitore
redazione | Il 17, Feb 2014
Magorno si dice «sereno» rispetto ad una vittoria al primo turno, ma attende l’analisi della commissione. Canale rilancia e guarda già al ballottaggio che si svolgerà nel corso della prima assemblea
# Pd: Magorno si proclama vincitore al primo turno ma Canale contesta e annuncia il ballottaggio
# Pd, la provincia di Catanzaro la più renziana della Calabria
# Comitato pro Canale: “Magorno si autoproclama ‘vincitore’ in barba alle regole della democrazia”
# Pd, il sindaco di Gioia Tauro Bellofiore soddisfatto per il risultato ottenuto da Magorno
# Belvedere Marittimo incorona Ernesto Magorno
# La provincia di Catanzaro si conferma l’area più “renziana” della Calabria
# Bilancio positivo per le primarie Pd che si sono svolte a Diamante
Primarie Pd, sarà la commissione di garanzia a stabilire il vincitore
Magorno si dice «sereno» rispetto ad una vittoria al primo turno, ma attende l’analisi della commissione. Canale rilancia e guarda già al ballottaggio che si svolgerà nel corso della prima assemblea
CATANZARO – Sarà la commissione regionale di garanzia a chiudere ogni dubbio sul risultato delle elezioni primarie del Partito democratico. Occorrerà, infatti, conoscere l’esito di alcune valutazioni relative a contestazioni e al conteggio preciso dei voti. Solo allora sarà possibile sapere se Ernesto Magorno, candidato della corrente renziana, potrà festeggiare con l’elezione immediata, oppure se Massimo Canale, candidato per i cuperliani, potrà giocarsi la partita nel corso della prima assemblea quando dovranno esprimersi gli eletti con scrutinio segreto. D’altronde, dopo quattro lunghi anni di commissariamento, non resta che attendere qualche ora per conoscere il risultato definitivo.
Il giorno dopo le elezioni, infatti, non è possibile avere certezze sui dati. Magorno, secondo i numeri che trapelano, sarebbe fermo ad un passo dalla vittoria. L’ipotesi è che possa avere incassato l’elezione di 148 componenti dell’assemblea, ma per chiudere subito la partita ne occorrono 151. Tutto sarebbe chiuso in un pugno di voti, per questo il conteggio delle schede contestate e la verifica dei verbali dei seggi diventa fondamentale.
A dare peso a questa lettura è lo stesso Magorno che ha diffuso una nota con la quale ha voluto intanto «ringraziare gli uomini e le donne che in tanti ieri hanno partecipato alle primarie e che hanno voluto democraticamente esprimersi, facendo uscire il nostro partito dal lungo periodo di commissariamento».
Il deputato e sindaco di Diamante non ha dubbi sul risultato: «Sono sereno nella certezza di aver conseguito già al primo turno il risultato che mi consentirà di essere il segretario del Pd calabrese, anche alla luce di alcuni ricorsi presentati dalla nostra lista e sui quali, vi è la consapevolezza e la piena convinzione di essere nel giusto. Con altrettanta tranquillità attendo, comunque – afferma nella nota – che la commissione regionale di garanzia valuti tali ricorsi e si pronunci in merito. Il dato politico inoppugnabile è che vi è stata una nostra chiara affermazione e una maggioranza numerica di calabresi che ha votato per “Unità e Solidarietà” pronunciandosi per il cambiamento e per una nuova idea di partito, quella espressa straordinariamente nella nostra “Leopolda” di Gioia Tauro, che ha l’ambizione di essere il propulsore di una stagione di cambiamento in Calabria. Voglio affermare – dice infine Magorno – che sarò il segretario di tutti i democratici calabresi e che condivideremo insieme la linea tracciata dal nostro Segretario Nazionale Matteo Renzi, che proprio oggi salirà al Quirinale per assumere l’incarico di Presidente del Consiglio».
Ma davanti all’esultanza e alla sicurezza di Magorno arriva la posizione di Massimo Canale, il quale non ha dubbi sul fatto che occorrerà proseguire con il secondo passaggio per l’elezione: «La sfida democratica continua al ballottaggio, in assemblea – afferma – per vincere e cambiare il Pd».
Canale evidenzia come «l’affluenza, significativa in tutte le province della Calabria ed in controtendenza rispetto al resto d’Italia, è il segno del desiderio di cambiamento e di partecipazione espresso in questa campagna congressuale dai calabresi e dal popolo democratico. I risultati ottenuti in tutte le province sono stati determinanti e sono il frutto dello sforzo sincero dei tanti sostenitori che in queste settimane mi hanno accompagnato in questa sfida, con entusiasmo e passione, attraverso la tutta la regione».
Canale non risparmia bordate ai suoi compagni di partito: «Insieme abbiamo scelto di parlare ai calabresi – dichiara in una nota – lo abbiamo fatto nelle strade, nei piccoli centri e nelle piazze fronteggiando, a viso aperto, un gruppo variegato e trasversale, composto in gran parte da elementi che in passato hanno determinato l’affossamento del nostro partito, ma che oggi – pur trovandosi fuori da esso – hanno tentato di inserirsi prepotentemente in questo appuntamento democratico. Un tentativo comunque mal riuscito il loro, poiché l’entusiasmo e la determinazione della nostra forza ci ha condotti al secondo turno del congresso, dove i delegati democratici potranno eleggere, in assemblea, il nostro prossimo segretario regionale del Partito democratico. Al tentativo maldestro di una certa politica, fatta di intrighi e accordi, di disinnescare la miccia del cambiamento abbiamo – conclude Canale – risposto con la forza del nostro impegno sincero, parlando della Calabria e delle sue emergenze, ma anche delle sue speranze e della sua voglia di riscatto».