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TAURIANOVA (RC), SABATO 28 DICEMBRE 2024

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Omicidio a Sibari, trovato il cadavere di un sacerdote

Omicidio a Sibari, trovato il cadavere di un sacerdote

| Il 03, Mar 2014

Don Lazzaro Longobardi è stato ucciso con un colpo di spranga alla testa. Due in caserma

Omicidio a Sibari, trovato il cadavere di un sacerdote

Don Lazzaro Longobardi è stato ucciso con un colpo di spranga alla testa. Due in caserma

 

 

longobardi lazzaro

CASSANO ALLO IONIO (COSENZA) – Due persone sono sotto interrogatorio in una caserma dell’Arma del Cosentino in relazione all’omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. Al momento nessun provvedimento è stato adottato, ma la posizione dei due, di nazionalità straniera, è al vaglio degli inquirenti. Uno sarebbe l’autore delle richieste di denaro che nelle scorse settimane avevano preoccupato padre Longobardi, che le aveva segnalate ai carabinieri senza però fare denuncia. Non è escluso che a breve possano esserci sviluppi investigativi.

CASSANO ALLO IONIO (COSENZA) – Un sacerdote, Lazzaro Longobardi, di 69 anni, è stato ucciso stamattina a Cassano allo Ionio con un colpo di spranga alla testa. A trovare il cadavere, all’esterno di una chiesa, è stata una fedele. L’omicidio sarebbe da collegare, secondo una prima ipotesi, a fatti di natura privata.
Longobardi era il parroco della chiesa di San Giuseppe, nella frazione Sibari di Cassano allo Ionio, nei pressi della quale è stato trovato il cadavere. Il corpo del sacerdote giaceva a terra e presentava una vasta ferita alla testa, che ha causato un’abbondante perdita di sangue. Sull’omicidio indagano i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. La donna che ha trovato il corpo si stava recando in chiesa. La morte del sacerdote, secondo i primi accertamenti, risalirebbe ad alcune ore prima.

E’ stata trovata sotto il cadavere la spranga usata per uccidere Lazzaro Longobardi, il sacerdote assassinato stamani a Cassano allo Ionio. E’ quanto si è appreso in ambienti investigativi. A scoprire il cadavere, poco dopo le 7.30 è stata una donna che ha subito allertato il 118 e poi i carabinieri.
Il sacerdote è stato aggredito in un cortiletto chiuso da un muro, attiguo alla chiesa di San Giuseppe. E’ dal cortiletto che si accede alla canonica della chiesa. Non è escluso che l’aggressore conoscesse le abitudini del sacerdote e lo abbia atteso al suo arrivo in canonica. La zona è stata recintata dai carabinieri in attesa che vengano effettuati i rilievi scientifici.

E’ stato ucciso mentre, presumibilmente, andava a prendere la sua auto. Vicino al cadavere, infatti, gli investigatori hanno trovato un mazzo di chiavi ed i documenti della vettura. Don Longobardi, contrariamente a quanto è stato riferito in un primo momento, non era il parroco della chiesa di San Giuseppe della frazione Sibari, dove è avvenuto il delitto, ma della chiesa di frazione Lattughelle, che dista 5-6 chilometri. Nella chiesa di San Giuseppe il sacerdote ci viveva, ospitato in un alloggio annesso. Il delitto, quindi, sarebbe avvenuto mentre don Longobardi si apprestava a prendere l’auto per recarsi nella sua parrocchia. Vicino al corpo è stata trovata anche la spranga di ferro usata per uccidere. Non è ancora chiaro se il sacerdote sia stato aggredito alle spalle o se vi sia stata una colluttazione prima. A trovare il cadavere, riverso in una pozza di sangue, è stata una donna che andava a fare le pulizie nella chiesa.

Fedeli: era eccezionale, un santo. Folla parrocchiani davanti chiesa dopo notizia omicidio
“Era un santo, aiutava tutti. Non si meritava di fare una fine così”: è unanime il giudizio dei parrocchiani su don Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso a Cassano allo Ionio. La notizia del delitto si è rapidamente diffusa nella frazione Sibari dove il prete è stato ucciso e subito davanti la chiesa di San Giuseppe si è radunata una folla di fedeli. “Bisogna fare una rivoluzione, adesso si uccidono anche i preti” dice una fedele. “Era una persona disponibile – le fa eco un’altra – vicina agli extracomunitari e a chi aveva bisogno. Aveva una parola di conforto per tutti e amava dialogare con tutti. La comunità è più che addolorata”. “Lo conoscevo da 40 anni – dice un’altra parrocchiana – ed era veramente un prete eccezionale. Era propenso anche a mediare gli orari delle funzioni. Svolgeva degnamente e con passione il suo ministero”.

Carabinieri interrogano conoscenti. In corso sopralluogo militari scientifica in casa sacerdote
Alcune persone sono state invitate in caserma e vengono sentite in queste ore dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza allo scopo di ricostruire le ultime ore di vita di Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso stamani a Cassano allo Ionio e cercare di risalire al suo assassino. Sul luogo dell’omicidio, intanto, si sono recati i militari della sezione rilievi del Comando provinciale di Cosenza alla ricerca di tracce utili a risolvere il caso. Sul posto c’e’ anche il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Giuseppe Brancati.
Mons. Galantino rientrato da Roma
Il Vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, è rientrato in Calabria da Roma dopo aver appreso la notizia dell’omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. Mons. Galantino è giunto in Calabria in aereo ed ora si sta recando a Cassano allo Ionio per avere notizie sull’accaduto.
Aveva segnalato richieste di denaro
Aveva segnalato ai carabinieri, ma senza fare denuncia, che un conoscente negli ultimi tempi gli aveva chiesto più volte del denaro, Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso a Cassano allo Ionio. La persona in questione, secondo quanto si è appreso, è tra quelle convocate in caserma dai carabinieri e viene attualmente sentito al pari di altri.
L’ipotesi che trova maggior credito tra gli investigatori come movente del delitto è proprio quella legata ad una richiesta di denaro. Il sacerdote è stato descritto da tutti come una persona generosa che cercava di aiutare tutti. Magari qualcuno, è l’ipotesi degli investigatori, si è spinto a una richiesta eccessiva per le possibilità del sacerdote ed al suo rifiuto potrebbe avere reagito violentemente, colpendolo con una spranga di ferro alla testa.
Sindaco: era persona speciale
”Esprimo profondo dolore, mio e della comunità cassanese, che è costernata, per questo gravissimo fatto che colpisce in maniera feroce la Chiesa cassanese e l’intera comunità”. Lo ha detto il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso. ”Padre Lazzaro – ha aggiunto – era un uomo semplice, una persona speciale, dolce, umile, che stava nella vigna del Signore a lavorare per gli altri. Il suo percorso è intriso di tante azioni positive a favore dei più deboli. Al Vescovo ed al clero cassanese esprimo l’affetto e la vicinanza di tutta la comunità che rappresento. Insieme ancora dobbiamo percorrere un lungo tragitto e recuperare il gravissimo disagio culturale e sociale esistente nella nostra comunità. Il disagio sociale e la crisi che stiamo vivendo fanno ancora più cadere nel pessimismo la nostra comunità. E’ inutile ribadire che da soli non ce la facciamo e non andiamo da nessuna parte”. ”In questa zona – ha concluso Papasso – c’è bisogno di un profondo intervento della Regione e dello Stato per garantire una nuova speranza, soprattutto per le giovani generazioni”.
Esami Ris su spranga per impronte
Accertamenti dei tecnici della sezione rilievi dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza sono in corso sulla spranga di ferro usata per uccidere il parroco Lazzaro Longobardi e ritrovata vicino al cadavere. Gli investigatori, infatti, sperano che l’assassino possa avere lasciato una traccia di sé su quella spranga, a cominciare dalle impronte digitali. Un reperto che sarebbe fondamentale per risalire all’assassino del sacerdote.
Comune annulla iniziative carnevale
L’amministrazione comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, ha annullato tutte le iniziative programmate in occasione del carnevale. La decisione è stata presa in segno di lutto dopo l’omicidio del sacerdote Lazzaro Alfano a vescovo: massimo impegno. Ministro telefona a mons. Galantino per esprimere condoglianze
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha telefonato in mattinata al vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, esprimendo a lui ed all’intera Diocesi le condoglianze per l’omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. E’ quanto si è appreso in ambienti della Curia. Alfano ha anche assicurato al vescovo il massimo impegno per la cattura dell’autore del delitto.