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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 21 GENNAIO 2025

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“Io sono Domenico Borgese. Io sono Mario Misasi”

“Io sono Domenico Borgese. Io sono Mario Misasi”

| Il 14, Mar 2014

L’ex sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio si schiera dalla parte degli “ultimi tra gli ultimi”

“Io sono Domenico Borgese. Io sono Mario Misasi”

L’ex sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio si schiera dalla parte degli “ultimi tra gli ultimi”

 

Ho letto un vecchio articolo di Inquieto Notizie, datato 6 Giugno 2013,a firma Lucio Rodinò, che descrive la situazione disumana di una, sicuramente,tra le tante persone gioiesi che vive e continua a vivere ai margini della nostra “Società Civile”. Mi riferisco a Domenico Borgese, un uomo solo e bisognoso di aiuti economici e di cure mediche, che, ancor oggi, cerca di sopravvivere scavando all’interno dei sacchetti della spazzatura presente in Città. “Ultimo tra gli ultimi”, nella più totale indifferenza delle istituzioni oramai insensibili e sorde all’aiuto e alla solidarietà verso il prossimo. Il suo appartamento, così come è visibile dall’esterno e dai balconi, è, ancora oggi, pieno di spazzatura. Segno evidente del degrado, dell’incuria e dello stato di totale abbandono in cui versa.
Ma, sempre in nome di questa “benedetta trasparenza”, così tanto invocata dalla nostra dotta, sapiente, insostituibile, infallibile ed onnipresente amministrazione comunale, non credete che sia il caso di sapere cosa ha fatto l’Ufficio dei servizi sociali? Eppure sarebbe pure importante conoscere nei particolari come sono stati spesi i soldi che la valente amministrazione, a titolo di contributi, ha erogato, con interventi a pioggia, sia a singoli cittadini che a varie associazioni, negli ultimi 30 giorni antecedenti il voto delle primarie del PD a Gioia Tauro. E’ possibile verificare se quei soldi, di noi cittadini contribuenti, sono stati spesi bene e se a beneficiarne siano stati le vere persone indigenti e disagiate come Domenico Borgese? Chiediamo troppo? Probabilmente il voto di Domenico Borgese, vista la sua precarietà, non era né pesante e né tantomeno sicuro rispetto ad altri voti. Ma, nessuno si deve permettere di dire che “Il Re è nudo”, pena la ghigliottina. Il nostro augurio è quello di poter vedere finalmente che l’amministrazione possa offrire un vero servizio di assistenza sociale rivolto agli ultimi ed ai più bisognosi anziché ai fedelissimi, agli amici e conoscenti.
Ho letto che un operaio del termovalorizzatore, Mario Misasi, pur essendo creditore di numerose mensilità, è stato licenziato perché non aveva i soldi della benzina per recarsi sul posto di lavoro. Siamo alle comiche. Adesso i “Padroni” pretendono persino che i lavoratori lavorino senza stipendio e che magari debbano recarsi in banca per chiedere un finanziamento o un mutuo finalizzato all’acquisto della benzina necessaria per raggiungere il posto di lavoro! Ma, siamo veramente tutti impazziti!!!! E’ questo il “nuovo modello sociale” che i nostri governanti ci propongono? Dov’è finita la Politica, quella con la P maiuscola? Dov’è finita la Sinistra, quella con la S maiuscola? Verso quale ignota galassia stanno portando la nostra società? Perché non impegnarsi per un costruire un “nuovo umanesimo” che pone l’uomo al centro del mondo? Perché rassegnarsi e prendere atto che l’uomo è semplicemente un numero al servizio della macchina e quindi del massimo profitto per quel 10% di italiani che possiede il 50% dell’intera ricchezza nazionale? Perché non dobbiamo ribellarci a tutto ciò?
Ho letto, e, nonostante siamo politicamente su sponde opposte, faccio interamente mia, la nota di Anna Maria Stanganelli, Componente dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, sulla vicenda del depuratore. Dobbiamo prendere atto del totale fallimento sia di chi ha responsabilità di gestione dell’impianto che dei componenti il Consiglio di Amministrazione della Iam, che, a mio avviso, vanno tutti integralmente sostituiti perché hanno dimostrato la loro incapacità di gestione, di programmazione e di risoluzione delle problematiche oramai quindicennali derivanti dalla cattiva gestione dell’impianto di depurazione. La suddetta osservazione è estendibile anche alle problematiche del termovalorizzatore, indice del fallimento dell’intera classe politica calabrese che si è fatta commissariare sull’emergenza rifiuti sin dal 1997. L’attuale impianto del termovalorizzatore, che presenta tutta una serie di carenze strutturali e impiantistiche, necessita di una messa in sicurezza finalizzata soprattutto a garantire l’incolumità dei lavoratori e la salute dei cittadini. Sempre in nome di quella benedetta trasparenza è possibile conoscere i verbali di ispezione dell’Ispettorato del Lavoro, dell’Arpacal, dell’Ufficiale Sanitario, del passaggio di consegne avvenuto tra la Veolia ed Ecologia Oggi, e di quant’altri soggetti istituzionali hanno responsabilità e il compito di verifica e di controllo dell’impianto? Vista la gravità, perché le istituzioni non mettono in piedi una “Commissione d’indagine” per accertare le eventuali responsabilità di gestione e manutenzione dell’impianto, nonché la pericolosità degli impianti a difesa della sicurezza dei lavoratori e a salvaguardia della salute dei cittadini?
I numerosi tetti di eternit ancora presenti nella nostra città, alla nostra amministrazione ambientalista dicono qualcosa?
Ecco perché, oggi, vi dico: “I sono Domenico Borgese”. “Io sono Mario Misasi”.

 

Gioia Tauro, 14 Marzo 2014.

Aldo ALESSIO