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Alta velocità, Patriciello firma la petizione

Alta velocità, Patriciello firma la petizione

| Il 16, Apr 2014

L’europarlamentare: “Garantire la mobilità al sud. Non possiamo immaginare un’Italia a due velocità”

Alta velocità, Patriciello firma la petizione

L’europarlamentare: “Garantire la mobilità al sud. Non possiamo immaginare un’Italia a due velocità”

 

 

BRUXELLES – Alta velocità al Sud Italia. Petizione promossa dal quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ per realizzare una rete di trasporti adeguata sulla dorsale adriatica. L’On. Aldo PATRICIELLO aderisce firmando on-line: non è possibile immaginare un’Italia a due velocità.

“Sono fermamente convinto della bontà dell’iniziativa che servirà sicuramente a scuotere le coscienze su un tema, quello della mobilità al Centro-Sud, fortemente sentito dai concittadini che oggi si trovano isolati dal punto di vista dell’alta velocità e della connessione con il resto delle Regioni d’Italia.”

È quanto dichiara l’europarlamentare Aldo PATRICIELLO.

“Queste regioni – chiosa – non possono continuare a rimanere isolate. Le infrastrutture di mobilità, e in questo caso l’Alta Velocità ferroviaria sulla dorsale adriatica, sono ormai imprescindibili perché garantiscono migliore possibilità di spostamento, sviluppo e crescita economica. Firmo la petizione e ringrazio il Direttore DE TOMASO per la lodevole iniziativa che si interseca perfettamente con la mia attività parlamentare a Bruxelles finalizzata, tra le altre cose, proprio a migliorare la mobilità del Centro Sud Italia.
Tempo fa – continua – ho ritenuto opportuno sollecitare la Commissione sul tema dei collegamenti tra le regioni del nostro Paese richiedendo espressamente il reinserimento della tratta Napoli-Palermo nel progetto di creazione del corridoio infrastrutturale europeo Helsinky-Valletta. Già in quella occasione motivai tale richiesta esponendo l’isolamento in cui vivono le regioni meridionali, in quel caso Sicilia e Calabria, per ciò che concerne i collegamenti di mare e di terra. Un’esigenza che si riversa in tutte le altre regioni del centro e del sud per le quali non possiamo più tralasciare la possibilità di predisporre risorse comunitarie per la costruzione di un’impalcatura infrastrutturale. L’Europa – conclude – ha predisposto negli anni fondi FERS per lo sviluppo di corridoi ferroviari ma dobbiamo fare di più e di concerto con le Regioni interessate per assicurare a tutto il Centro-Sud Italia lo sviluppo che merita.”