Scopelliti non si è ancora dimesso
redazione | Il 30, Apr 2014
Il Consiglio Regionale non ha ancora ricevuto l’atto firmato dal Governatore. Il Segretario del Pd Magorno auspica un immediato chiarimento della vicenda
Scopelliti non si è ancora dimesso
Il Consiglio Regionale non ha ancora ricevuto l’atto firmato dal Governatore. Il Segretario del Pd Magorno auspica un immediato chiarimento della vicenda
<< Se Scopelliti vuole fare l’ennesimo scherzo ai calabresi, noi democratici, invece, non abbiamo nessuna voglia di giocare e soprattutto di farci prendere in giro. Dopo l’ennesimo annuncio in pompa magna del governatore che non sappiamo se definire uscente, apprendiamo che il consiglio regionale non ha ancora ricevuto l’atto firmato ieri da Scopelliti, il che comporta un’ulteriore dilatazione dei tempi per lo scioglimento dell’assemblea >>, lo dichiara il segretario del PD Ernesto Magorno. Dice ancora il segretario PD: << Non vorremmo che tutto questo nascondesse l’ennesimo trucco per allungare i tempi della legislatura, fatto sta che Scopelliti sembra davvero aver perso ogni rispetto per i calabresi e per le istituzioni che li rappresentano. Se lui però pensa di essere al centro del mondo e che le sue ambizioni e quelle del centrodestra sono al di sopra di tutto ci penseremo noi a ricordargli che fuori dal palazzo dove si è arroccato, ci sono calabresi che ne hanno le tasche piene di lui e dei suoi giochetti e che vogliono avere quelle risposte che la sua maggioranza in questi anni non è stata capace di dare. Per questo chiamo alla mobilitazione il Partito Democratico in tutte le sue componenti: i parlamentari, i consiglieri regionali, i segretari di federazione e di circolo e i militanti, nonché tutte le forse del centrosinistra e quella parte di società calabrese che vuole e deve reagire, democraticamente ma con fermezza, a questa farsa che si sta perpetrando da troppo tempo >>. Conclude Magorno: << C’è un limite a tutto e Scopelliti e il centrodestra quel limite lo hanno ampiamente superato e sono certo che i calabresi ne trarranno le loro conseguenze quando si recheranno alle urne, memori di questa fase surreale e vergognosa della vita politica regionale >>.