Traffico di droga tra Calabria e New York: sequestrati beni per un valore di 2 milioni
redazione | Il 06, Mag 2014
Il provvedimento rientra nell’ambito dell’indagine “New bridge” che aveva permesso di spezzare i collegamenti per il traffico di droga tra una cosca del Reggino e i Gambino di New York
Traffico di droga tra Calabria e New York: sequestrati beni per un valore di 2 milioni
Il provvedimento rientra nell’ambito dell’indagine “New bridge” che aveva permesso di spezzare i collegamenti per il traffico di droga tra una cosca del Reggino e i Gambino di New York. Sigilli a beni che si trovano tra Reggio, Catanzaro e Benevento
Al culmine di una articolata e complessa attività investigativa svolta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle Questure di Benevento e Catanzaro, il G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, ha emesso un’Ordinanza di sequestro preventivo dei beni rientranti nella proprietà o disponibilità di alcuni dei 18 soggetti già colpiti da provvedimento di fermo eseguito in data 11 febbraio u.s. nell’ambito della nota operazione di Polizia Giudiziaria denominata “New Bridge”, svolta nell’ambito del protocollo d’intesa fra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza italiano ed il Federal Bureau of Investigation degli U.S.A., che aveva consentito di individuare un’organizzazione transazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina tra la Calabria e l’America, avente come riferimento la famiglia di ‘ndrangheta degli URSINO di Gioiosa Jonica (RC) e quella mafiosa siciliana dei GAMBINO di New York City, collegata ad un altro gruppo mafioso armato insediatosi nel territorio della provincia di Benevento:
Le conseguenti indagini di natura patrimoniale, svolte all’esito dell’operazione dell’11 febbraio u.s., hanno consentito di svelare un quadro abbastanza chiaro formato da redditi inadeguati rispetto alle primarie esigenze familiari ed agli investimenti effettuati, da ritenersi sproporzionati rispetto alle entrate lecite dichiarate al Fisco, tanto da determinare il sequestro secondo quanto disposto dall’art. 12 sexies della Legge nr. 356 del 1992 di determinati beni ed attività commerciali, a carico dei seguenti soggetti:
1. BRILLANTE Carlo, nato a Montefalcone di Valfortore (BN) il 7 ottobre 1965;
2. GERANIO Domenico, nato a Locri (RC) il 1° luglio 1982;
3. SIMONETTA Nicola Antonio, nato a Gioiosa Ionica (RC) il 6 luglio 1949;
4. URSINO Francesco, nato a Gioiosa Jonica (RC) il 26 dicembre 1982;
5. VONELLA Francesco, nato a Catanzaro il 23 gennaio 1987;
6. MARANDO Cosimo, nato a Gioiosa Jonica (RC) il 03.10.1932.
Il provvedimento di sequestro riguarda una serie di imprese commerciali, fra cui il bar di BRILLANTE Carlo sito a Montefalcone di Val Fortore (BN), il ristorante “Prisdarello Welfare” sito in contrada Prisdarello di Gioiosa Jonica di SIMONETTA Nicola Antonio, la “Sud Edil” di noleggio attrezzature per lavori edili e la “AV Motor” di vendita di autovetture site a Gioiosa Jonica di URSINO Francesco, nonché un appartamento ubicato a Montefalcone di Val Fortore (BN), un fabbricato di Squillace (CZ) e quattro terreni.
L’ordinanza del magistrato comprende altresì il sequestro di tutti i rapporti bancari degli indagati con gli istituti di credito, l’associazione culturale e ricreativa”Las Vegas” di Gioiosa Jonica di cui è legale rappresentante GERANIO Domenico e diverse autovetture, per un valore complessivo stimato intorno ai due milioni di euro.
Come si ricorderà, l’indagine “New Bridge”, svolta tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, dove l’F.B.I., su disposizione della Magistratura statunitense, aveva arrestato, in contemporanea con la Polizia italiana, altre 7 persone, ha consentito di individuare un legame, a doppio filo, tra famiglie di ‘ndrangheta, con particolare riguardo alla citata famiglia di Gioiosa Jonica e alcuni personaggi italo-americani, insediati a New York City, fra cui LUPOI Franco, genero del sopra citato SIMONETTA, sequestrando ingenti quantitativi di droga.
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REGGIO CALABRIA – La polizia di stato di Reggio Calabria e il servizio centrale operativo della polizia di stato, con la collaborazione delle questure di Benevento e Catanzaro, hanno eseguito, su richiesta della procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, un’ordinanza di sequestro di beni per un valore di 2 milioni di euro appartenenti a soggetti già colpiti da provvedimento di fermo eseguito nell’ambito della nota operazione di polizia giudiziaria denominata “New bridge”.
L’indagine ha consentito nel febbraio scorso di individuare un’organizzazione criminale finalizzata al traffico di droga tra la Calabria e gli Stati Uniti che faceva riferimento alla famiglia degli Ursino di Gioiosa Ionica e a quella mafiosa dei Gambino a New York, collegata ad un altro gruppo mafioso armato insediatosi nel territorio della provincia di Benevento.
Le indagini di natura patrimoniale, partite dall’operazione dell’11 febbraio, hanno consentito di svelare un quadro abbastanza chiaro formato da redditi inadeguati rispetto alle primarie esigenze familiari ed agli investimenti effettuati, da ritenersi sproporzionati rispetto alle entrate dichiarate al Fisco, tanto da determinare il sequestro di beni ed attività commerciali, tra cui un bar, un ristorante, un autosalone e vari terreni.
L’indagine “New bridge”, svolta tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove l’Fbi su disposizione della magistratura statunitense, aveva arrestato, in contemporanea con la polizia italiana, altre 7 persone, ha consentito di individuare un legame, a doppio filo, tra famiglie di ‘ndrangheta, con particolare riguardo alla citata famiglia di Gioiosa Jonica e alcuni personaggi italo-americani, insediati a New York City, fra cui Franco Lupio, genero di uno dei destinatari dei provvedimenti di sequestro, sequestrando ingenti quantitativi di droga.
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