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TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

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Regolare la procedura di presentazione dell’atto aziendale dell’Asp di Catanzaro

Regolare la procedura di presentazione dell’atto aziendale dell’Asp di Catanzaro

| Il 08, Mag 2014

Il Dg Mancuso si difende dalle accuse mosse dagli amministratori locali

Regolare la procedura di presentazione dell’atto aziendale dell’Asp di Catanzaro

Il Dg Mancuso si difende dalle accuse mosse dagli amministratori locali

 

Riceviamo e pubblichiamo

“Lo sport più praticato nella nostra Regione è
quello di parlare senza avere contezza dei fatti, questo è il motivo per il quale
la Calabria ha in questi anni rallentato la crescita e lo sviluppo della società’
e si trova in una situazione di grande difficoltà; questi preconcetti condizionano
anche le Amministrazioni quando sono guidate da amministratori che parlano senza
sapere che cosa dicono”.
Sono sorpreso di come, il sindaco di Torre di Ruggiero, Giuseppe Pitaro, abbia manifestato
in modo scomposto il suo disappunto, perché il nuovo Atto aziendale è un documento
ancora in fase di discussione, non è’ stato mai deliberato e perciò ancora non sottoposto
all’attenzione della conferenza dei sindaci. L’avvocato Pitaro, non conosce che l’Atto
aziendale presentato è una proposta, al vaglio dei sindacati e quindi è soltanto
un atto in fase di informazione,. Dopo aver esaurito la fase di confronto con i sindacati
verra’ sottoposto, non a Pitaro, ma al sindaco presidente dell’Assemblea dei Sindaci
della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo, sindaco della Città di Catanzaro.
Dopo aver chiarito, per chi non lo sapesse, qual è il normale percorso che segue
l’Atto aziendale, il Direttore generale dell’Asp aggiunge: “Lunedì scorso abbiamo
tenuto la riunione con i sindacati e abbiamo discusso dell’Atto aziendale ed ora,
dopo le osservazioni che verranno fuori da questa riunione, sarà presentato al sindaco
capofila. Mi pare che la procedura venga osservata, poi se l’avvocato Pitaro ha delle
eccezioni su base di norme a lui note può suggerirci quale strada adottare, noi conosciamo
la strada ufficiale quella sancita dalla normativa attualmente in vigore. Sulle esternazioni
del sindaco non voglio commentare, perché le esternazioni possono essere anche bidirezionali,
potrei dire su quello che egli ha fatto in qualità di sindaco del Comune di Torre
Ruggiero, ma non voglio interessarmene, non mi appartiene, non è mio stile aggredire
gli amministratori quando svolgono le loro funzioni. Sta di fatto che io ritengo
di aver svolto bene il mio ruolo; abbiamo raggiunto dei risultati e soprattutto abbiamo
messo in sicurezza i conti dell’Azienda sanitaria di Catanzaro, cosa di cui i Ministeri
hanno dato merito. Da Ammistratore l’avvocato Pitaro dovrebbe sapere che il primo
obiettivo è quello di risanare i conti, se poi l’obiettivo è quello di fare chiacchiere
allora questo ruolo lo lasciamo ad altri”.
Il dg replica anche sui cosiddetti “proclami”.
“Se il sindaco intende che la presentazione dei programmi siano proclami – evidenzia
Mancuso – è libero di pensarlo, ma se egli pensa che i proclami siano delle bugie
o delle prese in giro allora vuol dire che il suo dire è fuori posto. Abbiamo presentato
per Chiaravalle Centrale il progetto di conversione dell’ospedale e l’attivazione
della procedura è stata già finanziata: abbiamo cioè presentato un progetto esecutivo
e non chiacchiere, e lo abbiamo fatto con i Sindaci del comprensorio con invito,
formale alla cui riunione mancava solamente l’avv. Pitaro. Tutti i Sindaci del comprensorio
hanno sentito lo stato di avanzamento del progetto esecutivo e hanno espresso opinioni
al riguardo, chi mancava non ha ascoltato e perciò non conosce, per questo parla
senza avere contezza”.
“So che il clima elettorale alimenta le repliche e facilita le discussioni – conclude
Mancuso – ma ribadisco che lo sport piuttosto praticato è quello di parlare senza
conoscere i fatti e questa incultura ha relegato la Calabria nella fascia bassa.
Fino a quando la Calabria esprimerà questo modo di pensare “non ce la potremo fare”,
saremo destinati a rimanere nella mediocrità”.