Il cancro al seno
Il dott. Amuso ci parla di una delle patologie più subdole
Il cancro al seno
Il dott. Amuso ci parla di una delle patologie più subdole
Poche parole per ricordare una delle patologie più subdole: il cancro al seno. In Europa, ogni anno più di 200.000 donne vengono colpite da tumore al seno, con una incidenza variabile dal 5 al 10% a seconda dei Paesi.
In Italia, sono circa 31000 i tumori al seno diagnosticati ogni anno, con un’incidenza crescente dal sud al nord.
Un aumento preoccupante dell’incidenza del tumore al seno del 15 per cento negli ultimi sei anni è stato registrato; particolarmente allarmanti i dati relativi alle donne under 45 per le quali si calcola un incremento del 29 per cento.
L’incidenza del tumore aumenta rapidamente con l’età durante il periodo fertile: dei 35000 casi diagnosticati in Italia ogni anno, 7-8000 lo sono in donne con età inferiore ai 50 anni, 13-14000 tra i 50 e i 70 anni, 8-10000 nelle età più avanzate.
Una donna con meno di 40 anni ha una possibilità di non sopravvivere al cancro pari al 52%, soprattutto perché le forme tumorali che colpiscono in età fertile sono più aggressive rispetto a quelle che insorgono in pazienti più anziane.
Gli studi recenti hanno dimostrato che lo di stile di vita , definito come l’effetto congiunto di attività fisica moderata e / o intensa, basso consumo di grassi, prodotti alimentari trasformati, cereali raffinati, zuccheri complessi, nonché la prevenzione del fumo di tabacco e il consumo di alcol, comporta una notevole partecipazione alla possibilità di ammalarsi di cancro della mammella.
Per il tumore al seno, la prevenzione si basa sull’identificazione del tumore già presente, e quindi la sua efficacia è condizionata dai tempi della diagnosi e dalla sua tempestività
La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 20 anni con l’autopalpazione eseguita con regolarità ogni mese.
E’ indispensabile, poi, proseguire con controlli annuali del seno eseguiti dal ginecologo o da uno specialista senologo affiancati alla mammografia annuale dopo i 50 anni o all’ecografia, ma solo in caso di necessità, in donne giovani.
La terapia dipende dal tipo di tumore e va concordata tra paziente e medico.
Sostanzialmente i tipi di terapia sono sistemici (se coinvolgono tutto il corpo nell’abbattimento delle cellule cancerose: chemioterapia e endocrinoterapia ne sono l’esempio) o locali (radioterapia e chirurgia mirano a distruggere ed eliminare le cellule tumorali in una zona determinata).
Spesso è necessario associare una cura sistemica ad una cura locale, in sequenza o contemporaneamente.
Il trattamento chirurgico è quello più diffuso, con diverse tipologie di intervento (asportazione della mammella, tumorectomia, mastectomia parziale, quadrantectomia, lumpectomia.)
Di solito, la chirurgia è seguita da sedute di radioterapia allo scopo di distruggere ogni cellula cancerosa residua.
La chemioterapia è somministrata in cicli: a un periodo di trattamento segue un periodo di riposo, poi un altro di trattamento e così via. I farmaci usati sono cocktails di antitumorali e possono richiedere il ricovero. La terapia del tumore della mammella è multidisciplinare e necessita della collaborazione tra specialisti.