Da inizio anno uccisi 2.021 gatti con il veleno
redazione | Il 03, Giu 2014
Aidaa: “Avvelenare o spargere bocconi avvelenati è un reato punito con il carcere ma purtroppo non possiamo fare altro che assistere impotenti a questa escalation”
Da inizio anno uccisi 2.021 gatti con il veleno
Aidaa: “Avvelenare o spargere bocconi avvelenati è un reato punito con il carcere ma purtroppo non possiamo fare altro che assistere impotenti a questa escalation”
Roma – 2.021 gatti uccisi avvelenati in questi primi cinque mesi del 2014, questi sono i
numeri di una mattanza che si estende da nord a sud e che vede purtroppo
Palermo e la Sicilia con la maglia nera con oltre 200 gatti (Sicilia)
avvelenati da inizio anno, a seguire la Lombardia con 154 gatti morti
avvelenati, il Lazio con 86 e la Puglia con 75. La regione più virtuosa è al
sud, si tratta del Molise con solo 32 gatti morti avvelenati in cinque mesi. Il
fenomeno è purtroppo in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
quando furono 1.676 i casi di morti di gatto per avvelenamento. Tra le cause di
maggior diffusione la presenza di psicopatici che distribuiscono polpette
avvelenate allo scopo di uccidere cani o gatti e che fanno vere e proprie
stragi di animali, ma almeno il 30% dei gatti avvelenati e morti dipende da
errori di derattizzazione o dall’ingestione di prodotti velenosi usati in agricoltura.
“Avvelenare o spargere bocconi avvelenati è un reato punito con il carcere – ci dice Lorenzo
Croce presidente di AIDAA – ma purtroppo non possiamo fare altro che assistere
impotenti a questa escalation, sui casi segnalati abbiamo individuato e
denunciato solo 6 avvelenatori, mentre siamo sulle tracce definitive dell’avvelenatore
di Palermo e degli avvelenatori della bassa bergamasca che saranno denunciati
entro i prossimi cinque giorni”.