Polistena, lite in strada tra cognati finisce in sparatoria. Uno in ospedale, l’altro in cella
redazione | Il 16, Giu 2014
Sono entrambi noti e stimati commercianti. Michele Sorace, 61 anni, dovrà rispondere di porto d’arma e tentato omicidio. Ferite lievi per Giuseppe Bellamena, 58 anni
Polistena, lite in strada tra cognati finisce in sparatoria. Uno in ospedale, l’altro in cella
Sono entrambi noti e stimati commercianti. Michele Sorace, 61 anni, dovrà rispondere di porto d’arma e tentato omicidio. Ferite lievi per Giuseppe Bellamena, 58 anni
POLISTENA (RC) – Ha destato incredulità e scalpore, ieri mattina, una lite avvenuta nella centralissima via Vittorio Veneto tra due cognati, entrambi incensurati, due commercianti del luogo molto conosciuti e stimati. Non solo i due hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale cittadino per le escoriazioni riportate durante la lite, ma addirittura alla fine uno dei due è finito in carcere a Palmi con un’accusa pesante: tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco. Protagonisti della singolare vicenda, Michele Sorace, 61 anni che dopo le formalità di rito, nel tardo pomeriggio di ieri, su disposizione del magistrato di turno che coordina le indagini, il dott. Rocco Cosentino della Procura di Palmi, è stato tradotto in carcere, e il cognato Giuseppe Bellamena, 58 anni. Per ricostruire l’esatta dinamica di quello che è accaduto ieri mattina in via Veneto, sono impegnati, congiuntamente, i carabinieri della locale stazione e gli agenti del Commissariato di polizia. Da una prima sommaria ricostruzione, sembrerebbe, che tra i due cognati, sabato sera, ci sia stato un diverbio causato da un malinteso mentre entrambi si trovavano alla guida delle rispettive autovetture. La discussione tra i due cognati sarebbe proseguita ieri mattina, intorno alle 11.15, in via Veneto, luogo in cui ci sarebbe stato tra i due un incontro occasionale. È scoppiata una nuova lite che sarebbe in breve degenerata in uno scontro fisico. Preso dall’ira, uno dei due contendenti, Michele Sorace, avrebbe lasciato momentaneamente via Veneto per raggiungere la vicina abitazione, in via Fiume, da cui avrebbe preso una pistola, una Beretta calibro 9 corto, legalmente detenuta. Ritornato in via Veneto, Sorace, per spaventare il cognato, avrebbe puntato la pistola verso il basso ed esploso due colpi a terra. Uno dei due colpi, di rimbalzo, è andato a conficcarsi nel radiatore di un’utilitaria parcheggiata nei pressi. Riguardo alla quantità dei colpi esplosi e alle modalità della sparatoria, saranno i rilievi di carabinieri e polizia a fare chiarezza. Intanto, la polizia, in via cautelare, ha sequestrato le armi e le munizioni che Michele Sorace deteneva in casa con regolare permesso.