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Lamezia, dopo l’operazione “edilizia scolastica” il Comune si candida al pacchetto “Sblocca-Italia”

| Il 27, Giu 2014

Il sindaco risponde a Renzi e chiede l’intervento del Governo per due progetti: Piano Città e messa in sicurezza dell’area collinare Calia-Casturi

Lamezia, dopo la partecipazione all’operazione “edilizia scolastica” il Comune si candida al pacchetto “Sblocca-Italia”

Il sindaco risponde a Renzi e chiede l’intervento del Governo per due progetti: Piano Città e messa in sicurezza dell’area collinare Calia-Casturi

 

 

Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, così come era già avvenuto per l’operazione edilizia scolastica, ha risposto alla lettera del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che nei giorni scorsi ha scritto ai sindaci d’Italia per chiedere di individuare e segnalare al Governo “una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare. Sarà poi cura del Governo verificarne lo stato d’attuazione con gli uffici dedicati e se sarà il caso procedere all’interno di un pacchetto di misure denominato “Sblocca Italia””.
Così il sindaco Speranza, come fatto in occasione dell’individuazione dell’edificio scolastico “Maggiore Perri” indicata come scuola da sistemare, ha segnalato due progetti che stanno molto a cuore all’Amministrazione comunale.
Il primo è di grande impatto sia per la possibilità di creare occasioni di lavoro, sia per riqualificare un’area urbana lasciata da anni in abbandono per il mancato completamento degli edifici di edilizia popolare da parte dell’Aterp e offrire nuove opportunità abitative per le famiglie lametine. Da più di due anni l’Amministrazione comunale è assegnataria, in quanto vincitrice di un bando per le città posto in essere dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un finanziamento pari a 30 milioni di euro per l’attuazione del cosiddetto Piano Città, il programma avviato dal primo decreto sviluppo e dedicato alla rigenerazione delle aree urbane degradate.
Per secondo Speranza ha poi indicato un lavoro pubblico che riguarda la messa in sicurezza del territorio collinare di località Calia-Casturi interessato da una frana che coinvolge l’intero centro abitato.
Per quanto riguarda il primo progetto il sindaco così ha scritto: “Questo finanziamento avrebbe dovuto consentire l’avvio in tempi rapidissimi dei cantieri, ma ad oggi siamo ancora alla firma della convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il motivo che, da ultimo, tiene ancora ferma la firma della convenzione, e quindi l’avvio reale del percorso che porterà all’assegnazione dei lavori e alla partenza dei cantieri, è legato all’incertezza sul grado di incidenza delle somme che ci verranno trasferite sul patto di stabilità. Allo scopo abbiamo interloquito con il Ministero e abbiamo anche posto un quesito scritto, senza aver ancora ricevuto riscontri. Le chiedo, quindi, anche nell’interesse più generale di altre città che hanno problemi analoghi, di voler intervenire per consentirci di chiudere questa prima, lunghissima fase ed avviare i lavori che consentiranno di realizzare 180 alloggi di edilizia residenziale pubblica, di riqualificare una importante porzione di città e di proporre una norma che faccia sì che i finanziamenti di interventi pubblici, che agiscono da volano per il rilancio dell’economia, non abbiano ricadute sul patto di stabilità”.
Poi ha aggiunto: “Se invece nelle possibilità del Governo c’è anche quella di poter contare sull’aggiunta di risorse economiche per portare a compimento un lavoro pubblico le segnalo una situazione drammatica, che coinvolge diverse famiglie e una parte importante del centro abitato e del centro storico. In una località collinare che sovrasta il centro storico è in atto una frana importante che interessa sia strade che edifici e che, in presenza di condizioni sfavorevoli, potrebbe coinvolgere un’ampia porzione del centro storico nella località Calia-Casturi. Allo stato l’area interessata dal fenomeno franoso presenta evidenti segni di dissesto che risultano particolarmente visibili sui manufatti presenti sul corpo frana quali le diverse vie di comunicazione e alcuni edifici localizzati lungo la sponda destra del torrente Piazza, in corrispondenza del piede della frana. Tali edifici, quelli maggiormente esposti al rischio, sono stati sgombrati da qualche anno e lo sono tuttora. In considerazione della gravità della situazione è stato redatto un progetto complessivo di messa in sicurezza per l’importo di 8 milioni di euro. Il progetto “Intervento di mitigazione e di riduzione del rischio di frana in Lamezia Terme, località Annunziata- Calia-Casturi è stato al momento finanziato per l’importo di 2 milioni di euro dalla Regione Calabria – Fase 1- Por Calabria FESR 2007-2013”. Si chiede quindi al Governo di integrare il finanziamento allo scopo di effettuare l’intervento per intero garantendo così la messa in sicurezza della frana e dell’area interessata.