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Dl su Pa, Nesci (M5S): “Governatrice calabrese dica se articolo soppresso ha favorito il marito”

| Il 23, Lug 2014

nofoto«L’articolo eliminato favoriva i privati per le autorizzazioni delle strutture sanitarie e sociosanitarie, poiché aveva tolto la verifica di compatibilità da parte della Regione in rapporto al fabbisogno sul territorio. In pratica, così il governo avrebbe creato un cortocircuito e aiutato la sanità privata, affossando quella pubblica, cui il nuovo ‘Patto per la salute’ del ministro Beatrice Lorenzin farà molto male»

Dl su Pa, Nesci (M5S): “Governatrice calabrese dica se articolo soppresso ha favorito il marito”

«L’articolo eliminato favoriva i privati per le autorizzazioni delle strutture sanitarie e sociosanitarie, poiché aveva tolto la verifica di compatibilità da parte della Regione in rapporto al fabbisogno sul territorio. In pratica, così il governo avrebbe creato un cortocircuito e aiutato la sanità privata, affossando quella pubblica, cui il nuovo ‘Patto per la salute’ del ministro Beatrice Lorenzin farà molto male»

 

 

«Talmente sfacciato che è stato soppresso, soprattutto grazie alla denuncia del Movimento Cinque Stelle, che nella scorsa notte ne ha votato l’abolizione». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, a proposito dell’articolo 27 del decreto legge sulla pubblica amministrazione, in questi giorni all’esame della Camera. La parlamentare aggiunge: «L’articolo eliminato favoriva i privati per le autorizzazioni delle strutture sanitarie e sociosanitarie, poiché aveva tolto la verifica di compatibilità da parte della Regione in rapporto al fabbisogno sul territorio. In pratica, così il governo avrebbe creato un cortocircuito e aiutato la sanità privata, affossando quella pubblica, cui il nuovo ‘Patto per la salute’ del ministro Beatrice Lorenzin farà molto male».
Prosegue la deputata M5S: «Con una mia interrogazione avevamo denunciato che, tra gli altri, l’articolo 27 favoriva Massimo Marrelli, marito dell’attuale governatrice della Calabria Antonella Stasi, del partito di Alfano come il ministro della Salute Lorenzin. Il coniuge di Stasi, infatti, a Crotone sta aprendo una clinica oncologica mentre la Regione ha affossato analoga struttura che finanziava, cioè la Fondazione Tommaso Campanella».
Conclude Nesci: «Adesso Stasi dica ai calabresi se il marito potrà aprire la clinica oncologica senza la verifica di compatibilità da parte della Regione Calabria. Dovrà chiarire, cioè, se nei pochi giorni di vigore la norma soppressa del decreto-legge ha favorito o meno l’imprenditore Marrelli».