La circoncisione contro l’Aids
Giovanni D'agata | Il 26, Lug 2014
Uno studio presentato a Melbourne dimostra una riduzione del rischio di contagio
La circoncisione contro l’Aids
Uno studio presentato a Melbourne dimostra una riduzione del rischio di contagio
La circoncisione riduce il rischio di contaminazione dal virus dell’HIV, anche
per le donne. È quanto dimostra uno studio presentato alla Conferenza internazionale
sull’AIDS che termina oggi a Melbourne. La ricerca, realizzata presso una comunità
sudafricana con forte presenza di uomini circoncisi, dimostra come le donne che hanno
avuto relazioni sessuali con questi uomini abbiano il 15% in meno di possibilità
di venir contagiate dal virus. Il tasso diminuisce del 50-60% presso i maschi. L’Organizzazione
Mondiale della Sanità è arrivata a raccomandare quindi questa pratica a 14 paesi
dell’africa sub sahariana che presentano un alto tasso di infezioni. I ricercatori
si sono poi interrogati sulla possibilità, alla luce di questi nuovi dati, di un
abbandono dell’utilizzo del preservativo. Un pericolo scongiurato però da un altro
test presentato a Melbourne secondo il quale gli uomini circoncisi continuano a utilizzare
il profilattico. Un dato sorprendente, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti” anche se risulta evidente che questa pratica non può sostituire
in alcun modo la necessità di rapporti protetti e quindi con l’utilizzo del preservativo
che rimane il miglior modo per ridurre al minimo le possibilità di contagio.