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Candido: “Contro la tortura del 41 bis, per fermare i suicidi e garantire diritto alla salute nelle carceri”

| Il 06, Ago 2014

I Radicali organizzato per venerdì un sit in e, alle 11, una conferenza stampa davanti al carcere di Palmi

Candido: “Contro la tortura del 41 bis, per fermare i suicidi e garantire diritto alla salute nelle carceri”

I Radicali organizzato per venerdì un sit in e, alle 11, una conferenza stampa davanti al carcere di Palmi

 

 

«Non è solo una questione di metri quadrati. Amnistia e indulto sono sempre
più prepotentemente urgenti per garantire il diritto alla salute e fermare
i suicidi. Venerdì 8 agosto, come Radicali calabresi, dalle 9 alle 15,
manifesteremo con un presidio nonviolento presso la Casa circondariale di
Palmi (RC) proprio per sostenere il satyagraha in corso di Marco Pannella e
Rita Bernardini, quest’ultima in sciopero della fame dal 30 giugno scorso,
sostenuta da oltre trecento cittadini, per chiedere al governo e al
Parlamento di interrompere il massacro delle morti e dei suicidi in
carcere, interrompere la “tortura democratica” del 41bis perpetrata persino
con detenuti dichiarati incapaci di intendere e di volere, e garantire
diritto alle cure e alla salute nelle carceri.
Alle 11,00 terremo una conferenza stampa anche per chiedere alla politica
regionale di istituire il garante per i diritti delle persone private della
libertà personale anche in Calabria e, all’informazione pubblica regionale
un maggior impegno su questi temi».
È quanto si legge in una nota di Giuseppe Candido, segretario
dell’associazione Non Mollare e militante del Partito Radicale Nonviolento.
I radicali chiedono maggiore informazione su questi temi anche dal servizio
radiotelevisivo pubblico regionale.
“Non è più tollerabile” – continua Candido nella nota – “la censura totale
operata su questi temi. Solo per fare un esempio, basti pensare che dal 7
al 9 luglio l’Italia è stata oggetto di una visita da parte di una
delegazione di rappresentanti dell’ONU per i diritti umani guidata dal
norvegese Mads Adenas che ha chiesto al nostro Paese misure straordinarie.
Misure come soluzioni alternative alla detenzione per eliminare l’eccessivo
ricorso alla carcerazione, la protezione dei diritti dei migranti, la
scarcerazione quando gli standard minimi non possono essere garantiti,
rispetto delle raccomandazioni ONU del 2008 e quanto statuito nella
sentenza Torregiani e, infine, l’adozione delle raccomandazioni come quelle
formulate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’ottobre
del 2013, incluse le proposte di indulto e amnistia.

Su tutto ciò la censura è stata totale. A gli italiani non è stato
consentito di conoscere tali richiami fatti all’Italia. Non si voleva
disturbare il grande riformatore? Come non è dato conoscere le continue e
trentennali battaglie nonviolente che i Radicali portano avanti.

In Italia – continua Candido – siamo formalmente contro la pena di morte,
ma tolleriamo la morte per pena inumana e degradante. Tolleriamo, cioè, la
morte per suicidi di liberazione (24 dall’inizio dell’anno) e la morte per
ritardo o mancanza di cure. Dall’inizio dell’anno 82 morti. Sono numeri che
dovrebbero far riflettere. Satyagraha,» prosegue Candido, «in indiano
significa forza e amore per la verità. Ed è con la forza della verità e
l’arma della nonviolenza che – assieme a Yvonne Graf, Emilio Quintieri,
Sabatino Savaglio, parenti dei detenuti e simpatizzanti del partito della
nonviolenza, saremo davanti al carcere di Palmi per dare corpo, anche in
Calabria, a questa battaglia di civiltà. All’iniziativa, ci ha fatto sapere
l’avvocato Giuseppe Milicia, ha aderito l’Unione Camere Penali di Palmi».