Sabato la presentazione del libro “Il Quartiere Praci di Motta San Giovanni”
redazione | Il 14, Ago 2014
Il saggio mira a tracciare le “linee guida” per la conservazione ed il restauro del quartiere storico Praci, in parte compromesso da nuove costruzioni, ma che ha conservato nel tempo la sua originaria struttura architettonica nonostante i terremoti e gli abbandoni
Sabato la presentazione del libro “Il Quartiere Praci di Motta San Giovanni”
Il saggio mira a tracciare le “linee guida” per la conservazione ed il restauro del quartiere storico Praci, in parte compromesso da nuove costruzioni, ma che ha conservato nel tempo la sua originaria struttura architettonica nonostante i terremoti e gli abbandoni
La Pro Loco del Comune di Motta San Giovanni, in collaborazione con la Provincia di Reggio Calabria ed il Comune di Motta San Giovanni, rende noto che sabato 16 agosto 2014 alle ore 21, presso Piazza del Borgo a Motta San Giovanni si terrà la presentazione del libro “Il Quartiere Praci di Motta San Giovanni (RC). Storia, architettura e conservazione. Linee guida per il recupero e il ripopolamento” frutto degli studi di Vincenza Triolo, architetto conservatore mottese che ha scelto di raccontare la realtà della sua terra individuando i metodi e le possibilità per valorizzarne il patrimonio storico edilizio e la società che lo abita.
Il saggio fa parte della Collana Arti [Arte, Architettura e Restauro], edito da GBE / Ginevra Bentivoglio Editoria, e mira a tracciare le “linee guida” per la conservazione ed il restauro del quartiere storico Praci, in parte compromesso da nuove costruzioni, ma che ha conservato nel tempo la sua originaria struttura architettonica nonostante i terremoti e gli abbandoni, fornendo uno strumento utile alla manutenzione dei suoi edifici e alla loro sicurezza antisismica.
L’intento dell’autrice è quello di offrire una proposta di recupero e restauro dello storico quartiere, prendendo in considerazione l’attuale realtà di convivenza fra le diverse culture che lo popolano e superando la sterile contrapposizione fra conservazione del patrimonio architettonico, nella sua statica originaria identità, e l’adattamento alle varie epoche attraversate nel corso degli anni.
Una sintesi, dunque, che vede la riqualificazione del territorio unita all’importante dialogo con la comunità migrante presente in loco, attraverso un piano d’interventi di restauro in auto-costruzione, da destinare a residenza alla crescente comunità romena presente, facendosi strumento per rendere partecipi tutti dell’onere della gestione e della tutela di un patrimonio vernacolare ora in stato di abbandono.
La Pro Loco è lieta, quindi, di dare spazio e giusto risalto, all’interno delle proprie attività, ad iniziative che mirino a mettere in risalto il recupero e la valorizzazione del proprio territorio attraverso le risorse umane che il territorio stesso possiede.