Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Trame oscure si aggirano intorno al Servizio Trasfusionale dell’Ospedale di Lamezia

Trame oscure si aggirano intorno al Servizio Trasfusionale dell’Ospedale di Lamezia

| Il 03, Set 2014

La denuncia arriva direttamente dal Comitato “Salviamo la sanità nel lametino”

Trame oscure si aggirano intorno al Servizio Trasfusionale dell’Ospedale di Lamezia

La denuncia arriva direttamente dal Comitato “Salviamo la sanità nel lametino”

 

Quali corvi si aggirano intorno al Servizio Trasfusionale del nostro Ospedale e chi ha interesse a chiuderlo? Ce lo dovrebbe dire per primo l’ex DG Mancuso, che finalmente è tornato a fare il Primario di Medicina Generale e che prima di andarsene ha parlato di oscure trame e di denunce penali. Ma sarebbe bene che se ne preoccupassero immediatamente tutti i nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, a partire dal Presidente Talarico perennemente avvolto dal suo beato sopore. Ieri, infatti, con la visita ispettiva al nostro Servizio Trasfusionale è stata aggiunta una ennesima tessera al puzzle del “mistero”.
Gli stessi tecnici della struttura commissariale che avevano elaborato e fatto firmare a Scopelliti il DPGR 58/2014 invalido, perché da lui firmato quando era già decaduto da Commissario Straordinario alla Sanità, hanno programmato delle visite ispettive (obbligatorie per l’accreditamento di tutti i Servizi Trasfusionali) che secondo le loro disposizioni dovrebbero espressamente “tener conto della riorganizzazione della rete trasfusionale regionale definita dal DPGR- CA n. 58/2014”. E per di più chi ha programmato queste visite è la stessa dr.ssa Rizzo che, avendo impostato la parte tecnica di quel DPGR invalido, aveva deciso la chiusura del nostro Servizio Trasfusionale e che ora, noncurante del fatto che quel DPGR dal punto di vista legale è inesistente, lo vuole ad ogni costo eseguire. Ed è la stessa dottoressa che ora è a capo del Centro Regionale Sangue che ha deciso che la struttura unica regionale del sangue deve essere creata sui tre cucuzzoli di Catanzaro, perché quella città è “baricentrica”. Ed è ancora quella che, firmando il programma delle visite ispettive, ha deciso che la prima visita doveva essere fatta, guarda caso, proprio a Lamezia, pur sapendo (o forse ben sapendo) che l’ex DG Mancuso nei due anni di tempo che ha avuto a disposizione non ha mosso un dito, se non nell’ultimo mese, per effettuare quegli adeguamenti che erano necessari al nostro Servizio Trasfusionale per essere a norma.
Nella commissione ispettiva che si è presentata a Lamezia la dr.ssa Rizzo (o chi per lei) ha, inoltre, incluso la sua collaboratrice, nonché Primaria del Servizio Trasfusionale di Catanzaro, che nel loro progetto dovrebbe fagocitare il nostro Servizio Trasfusionale. E, forti del conflitto di interesse, le due sono state quelle più inflessibili durante la visita ispettiva.
E’ vero, purtroppo per noi, la gestione Mancuso non ha rispettato le prescrizioni richieste nelle visite precedenti, ma quanti altri Servizi trasfusionali, a cominciare da quelli dei capoluoghi di provincia, sono già a posto con tutte le prescrizioni alla data del 2 Settembre? E perché gli altri dovranno avere più tempo a disposizione per eventualmente adeguarsi (alcune fino al 2 Dicembre) e Lamezia no, sebbene alcuni lavori siano ormai in corso e, se l’ispezione al nostro Servizio Trasfusionale fosse stata messa in calendario per la fine di novembre, molte delle criticità rilevate sarebbero risultate superate?
Infine, poiché tra i tanti guai che ci ha lasciato l’ex direttore generale Mancuso c’è il fatto di aver consentito che molte unità di sangue raccolte a Lamezia fossero direttamente trasferite per la lavorazione a Catanzaro, pretendiamo che il nuovo Direttore Generale f.f. sospenda immediatamente questa pratica illegale del trasferimento diretto a Catanzaro delle unità di sangue raccolto a Lamezia, dietro cui si celano sicuramente degli interessi.
Ognuno sa che non abbiamo nessuna intenzione di far cadere il silenzio su questioni che hanno un aspetto di difesa dell’ospedale, del territorio e dei diritti di tutti gli utenti. E per questo chiediamo che il Sindaco di Lamezia ed il Consiglio Comunale tutto, che hanno già deciso di chiedere l’accesso agli atti di questa vicenda tanto anomala da aver costretto il Sindaco ad emanare apposita ordinanza contingibile ed urgente, chiedano anche l’accesso agli atti con cui è stato disposto il Piano delle Visite ispettive per prepararsi ad impugnare i provvedimenti conseguenti e, forse, anche per sporgere denuncia contro chi ha messo in atto consapevolmente questi continui abusi di potere.