Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 GENNAIO 2025

Torna su

Torna su

 
 

Dall’Aspromonte una strategia internazionale per la difesa dei rapaci

| Il 07, Set 2014

‘Ente Parco nazionale, consapevole di ciò, ha promosso ed avviato, assumendone il ruolo di capofila, il progetto di sistema “Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e la fruizione dell’avifauna migratrice e dei luoghi essenziali alla migrazione”

Dall’Aspromonte una strategia internazionale per la difesa dei rapaci

‘Ente Parco nazionale, consapevole di ciò, ha promosso ed avviato, assumendone il ruolo di capofila, il progetto di sistema “Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e la fruizione dell’avifauna migratrice e dei luoghi essenziali alla migrazione”

 

 

L’Aspromonte è il sito italiano più importante quale rotta preferenziale dei rapaci diurni per raggiungere i luoghi di svernamento durante la migrazione postnuziale e l’Ente Parco nazionale, consapevole di ciò, ha promosso ed avviato, assumendone il ruolo di capofila, il progetto di sistema “Rete euromediterranea per il monitoraggio, la conservazione e la fruizione dell’avifauna migratrice e dei luoghi essenziali alla migrazione” a cui hanno aderito e partecipano i Parchi nazionali della Maddalena, del Gargano, del Circeo e del Vesuvio e sottoscrivendo uno specifico protocollo d’intesa con due tra le più attive associazioni ambientaliste italiane: LEGAMBIENTE e MAN – Associazione Mediterranea per la Natura.
Quest’anno l’Ente Parco realizza per il quinto anno consecutivo il monitoraggio della migrazione postnuziale dei rapaci diurni, tra l’11 agosto e il 10 ottobre, da tre postazioni in Aspromonte utilizzate in contemporanea: Tenuta Zagarella (San Roberto), S. Stefano (Sinopoli) e Piazza Nino Martino (Scilla). Già oltre 13.000 sono i rapaci diurni censiti nel mese di agosto, tra cui Nibbio bruno, Falco pecchiaiolo, Aquila minore, Falco di palude, Falco pescatore, Biancone, Albanella minore e Albanella pallida.
“Il primo immediato e concreto utilizzo del monitoraggio in atto – ha spiegato il Presidente Giuseppe Bombino- si realizza grazie all’attiva collaborazione tra l’Ente Parco e Legambiente e Man – Associazione Mediterranea per la Natura le quali ricevono dal Parco e comunicano tempestivamente i dati relativi ai passaggi giornalieri ai volontari dei campi antibracconaggio ed alle Forze di polizia operanti in attività di prevenzione e repressione del bracconaggio in Italia e a Malta. Infatti, oltre al bracconaggio nostrano, tra Calabria e Sicilia, parte dei rapaci diurni osservati in Aspromonte attraversano poi i cieli maltesi dove corrono seri pericoli a causa dell’ancora grave incidenza del bracconaggio. La tutela della natura e della biodiversità per le attuali e future generazioni – ha concluso Giuseppe Bombino – passa, in primis, dai principi e dal rispetto della legalità, aspetti a cui l’Ente Parco pone massima attenzione e riconduce ogni proprio sforzo nel lavoro quotidiano”.