Processo “Why not”, condannati De Magistris e Genchi
redazione | Il 24, Set 2014
Intercettazioni ai parlamentari non autorizzate
Processo “Why not”, condannati De Magistris e Genchi
Intercettazioni ai parlamentari non autorizzate
L’ex magistrato Luigi de Magistris, oggi sindaco di Napoli, e il suo consulente informatico Gioacchino Genchi quando era pubblico ministero a Catanzaro, sono stati condannati oggi a 1 anno e 3 mesi di reclusione ciascuno per l’accusa di abuso di ufficio. L’imputazione si riferisce all’acquisizione nell’ambito dell’inchiesta “Why not” di tabulati riguardanti le utenze telefoniche di un gruppo di parlamentari. Al termine della requisitoria il pubblico ministero Roberto Felici aveva chiesto la condanna di Genchi a 1 anno e 6 mesi e l’assoluzione di de Magistris.
Oggi il Tribunale di Roma, presieduto da Rosanna Ianniello, pur concedendo le attenuanti generiche ha condannato a 1 anno e 3 mesi di reclusione i due imputati che sono anche interdetti per 1 anno dai pubblici uffici. La pena comunque è stata sospesa ed è stato disposta la non menzione nel casellario giudiziario.
Con la sentenza di oggi il Tribunale ha anche disposto il risarcimento danni materiali e morali dei parlamentari che si videro sequestrare i tabulati telefonici. Si tratta degli onorevoli Sandro Gozi, Romano Prodi, Marco Minniti, Clemente Mastella e Giancarlo Pittelli, dei senatori Francesco Rutelli e Antonio Gentile. In via provvisionale il Tribunale ha stabilito un risarcimento danni di 20mila euro ciascuno per questi personaggi presenti nel processo come parte civile.
L’accusa di abuso d’ufficio era stata contestata perchè i tabulati riguardanti gli uomini politici appartenenti al centrodestra e al centrosinistra erano stati acquisiti al fascicolo dell’inchiesta senza aver preventivamente richiesto ai rami del Parlamento a cui appartenevano i politici in questione l’autorizzazione ad acquisirli. Il processo conclude una lunga vicenda giudiziaria che era cominciata nel 2009.
La decisione del Tribunale è stata commentata favorevolmente dagli avvocati Nicola e Titta Madia i quali ha assistito nel procedimento Francesco Rutelli e Clemente Mastella. «La sentenza emessa oggi dal Tribunale di Roma -hanno sottolineato i penalisti- rende piena giustizia agli uomini politici tra i quali Francesco Rutelli e Clemente Mastella. La grande violazione delle prerogative dei parlamentari in questione determinò una violentissima campagna di stampa contro il governo all’epoca in carica».