“Strade reggine ancora senza nome, intitolarle alle donne che si sono distinte” E' l'appello che la consigliera di parità De Blasio rivolge alla Commissione straordinaria di Reggio Calabria
Riceviamo e pubblichiamo:
Eppure continuo a stupirmi!!!
Apprendo con sommo piacere ed altrettanto stupore, che oggi è stata inaugurata una nuova via intitolata al valoroso Generale Chirico, personaggio di indubbio valore morale, eroe della nostra terra a cui va, assolutamente il mio rispetto.
Ma nello stesso tempo non posso, non riesco, a metabolizzare come la Commissione Straordinaria possa violentare e mortificare i nostri sentimenti.
Ritengo sia senza dubbio una mancanza di considerazione, quella che è stata consumata nei confronti della “Rete di Associazioni per Reggio Calabria e la Città Metropolitana” da parte dei Commissari di Governo.
Infatti, in tempi non sospetti, la Consigliera di Parità unitamente alle associazioni “il Seme”, “Action-Aid” e “ALBA”, sostenute dalla Rete delle Associazioni (RdA), avendo recepito e fatto proprie la necessità espresse dalla popolazione del quartiere Archi-Scaccioti, cioè quella di vedere riconosciuto un diritto di esistenza e di rispetto identitario, che passa anche attraverso l’intitolazione di quelle strade ancora contraddistinte da codici alfanumerici a personaggi femminili della storia e della cultura, in parte anche calabresi, distintesi nel tempo per qualità e valori sociali elevatissimi.
In tale direzione, infatti, vanno le varie attività di sensibilizzazione, fra le quali l’iniziativa ”Ogni genere di strada”, volta alla realizzazione di proposte di toponomastica al femminile nel quartiere, con il coinvolgimento di studenti e professori di alcuni Istituti Scolastici incaricati dell’ideazione di targhe artistiche dedicate ai vari personaggi.
Ma la Commissione ha pensato bene di escludere dal suo orizzonte le donne, senza tenere conto delle molteplici richieste, che nel corso degli anni sono state presentate.
Le tante donne che a Reggio nascono, crescono, vivono e magari cercano di cambiare la propria città, sono state nuovamente ignorate e considerate non degne di riconoscimento.
L’emancipazione e lo sviluppo della cultura nella nostra città, passa anche attraverso questi piccoli, importanti progetti di cui si fanno carico, quasi sempre, le associazioni di Volontariato.
Ricordo a me stessa che la crescita del tessuto sociale passa soltanto attraverso un radicale cambio culturale che si concretizza anche e soprattutto valorizzando il ruolo delle donne perché, per dare misura del grado di crescita culturale di una società, basta guardare quanto le donne, in quella stessa società, godano di considerazione e siano emancipate e libere. Il destino della nostra città è nelle nostre mani e chi, oggi e nel futuro, pretende una società diversa per tutti, dovrà considerare anche i più “insignificanti” processi migliorativi che alla lunga porteranno con loro un incontrovertibile segnale di cambiamento.
Daniela De Blasio, consigliera di Parità