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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Canile di Mortara, il Tar sospende l’assegnazione ad Aratea "Questo è ripristino della legalità"

Canile di Mortara, il Tar sospende l’assegnazione ad Aratea "Questo è ripristino della legalità"
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Riceviamo e pubblichiamo:

“Più volte abbiamo sollecitato le autorità competenti ad analizzare quanto
successo nella controversa gestione del bando per il canile di Mortara e
più volte abbiamo sottolineato come il tanto – da più parti – auspicato
“ripristino della legalità” dovesse essere demandato alle pronunce e non a
provvedimenti amministrativi eseguiti manu militari. I fatti non fanno che
darci ragione”. Così i volontari dell’associazione onlus Dacci una zampa
commentano la pronuncia del presidente del Tar Reggino Roberto Politi, che
accogliendo l’istanza incidentale di sospensiva presidenziale articolata
dall’avvocato Maria Letizia Monterosso ha sospeso l’efficacia del
provvedimento assunto dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria con
il quale veniva assegnata la gestione della struttura adibita a Canile
Comunale di Mortara di Pellaro all’associazione Aratea. Un’assegnazione –
si leggeva nel testo del ricorso – viziata dal punto di vista procedurale,
ma anche ingiustificabile alla luce della mancanza di tutta una serie di
requisiti richiesti dallo stesso bando, ma di cui Aratea non sarebbe né
sarebbe stata all’epoca in possesso. Motivi ritenuti validi dal giudice
Politi, che ha fissato per il prossimo 5 novembre l’udienza per i
provvedimenti cautelari collegiali tesi alla convalida o meno di quello
monocratico deciso inaudita altera parte. “Meglio avrebbe fatto la
dirigente del settore competente Carmela Stracuza ad evitare di tentare di
rendere immediatamente esecutiva una determina che in nessun modo viene
definita necessaria e urgente per imporre l’associazione Aratea nella
struttura di Mortara, come pure meglio avrebbe fatto la signora Putortì,
che di Aratea è rappresentante legale, ad evitare di alternare pubbliche
ingiurie nei confronti di cittadini, volontari ed esponenti politici,
alternati a festanti annunci di imminente ingresso nella struttura” dicono
da Dacci una zampa, commentando la sentenza. Ma i volontari ci tengono
anche a sottolineare che “La magistratura – cui sempre Dacci una zampa ha
fatto appello perché verificasse le pesanti ombre che si sono allungate
sulla struttura di Mortara – ha dato una risposta inequivocabile, assumendo
l’impegno deciso e calendarizzato a discutere della questione. Come sempre
aspettiamo con fiducia e continuiamo a fare in silenzio quel lavoro che ci
ha permesso di far adottare fino ad oggi 133 cani, fra adulti e cuccioli
che cittadini e fore dell’ordine hanno condotto in questi mesi alla
struttura di Mortara. Allo stato, non risulta – almeno pubblicamente – che
l’associazione Aratea si sia prodigata in similare compito o abbia
raggiunto similari risultati”.

Dacci una Zampa Onlus