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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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“Cornuti italiani” Aidaa manifesta il problema del randagismo bovino

“Cornuti italiani” Aidaa manifesta il problema del randagismo bovino
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Da alcuni anni è inrte espansione una nuova
forma di randagismo, si tratta del randagismo bovino, mucche anziane
lasciate al pascolo, vere e proprie mandrie clandestine che si
muovono nei campi e nelle località della montagna del centro e sud
Italia che molto spesso sono riconducibili alle attività parallele
di gruppi malavitosi complessivamente si calcola che siano oltre
44.000 i “bovini randagi” che in alcuni casi vengono chiamati
“mucche sacre”. AIDAA lancia dunque una nuova campagna per
tutelare i bovini da latte e da lavoro randagi attraverso il gruppo
dei Cornuti Italiani di AIDAA. Il gruppo (dotato di una propria
pagina facebook in fase di apertura) si pone l’obbiettivo di lottare
per superare lo sfruttamento animale anche nel settore dei bovini e
vuole diventare punto di riferimento di tutti quegli allevatori che
rifiutano come principio lo sfruttamento degli animali e la loro
morte per macellazione e si pongono come vero e proprio “sindacato”
a tutela dei bovini da lavoro e da latte e si dichiara senza se e
senza ma contro gli allevamenti intensivi dei quali chiede
l’immediata chiusura. Cornuti italiani inoltre vogliono avviare un
serio confronto anche con le autorità sanitarie e veterinarie
italiane al fine di tutelare la vita e l’alimentazione corretta di
tutti i bovini. “ Il nome è chiaramente provocatorio, ma AIDAA
anche in questo caso vuole puntare alla tutela reale e legale degli
animali compresi i bovini da latte e da lavoro. – ci dice Lorenzo
Croce presidente nazionale di AIDAA – Con Cornuti Italiani di
AIDAA nasce un nuovo gruppo di animalisti ed amanti dei bovini che
non solo non li sfruttano ne li macellano ma che lavoreranno per la
chiusura degli allevamenti intensivi e per far conoscere le
condizioni di sfruttamento di questi meravigliosi animali che una
volta portati allo stremo vengono poi abbandonati se non
macellabili”.