Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Rapporto Svimez, Perna e Pandolfi (Sem): “Lo Stato torni ad assumere nel Mezzogiorno” "In questi ultimi 6 anni si sono persi oltre 400.000 posti di lavoro nella P.A. in Italia, di cui 180.000 nel Mezzogiorno"

Rapporto Svimez, Perna e Pandolfi (Sem): “Lo Stato torni ad assumere nel Mezzogiorno” "In questi ultimi 6 anni si sono persi oltre 400.000 posti di lavoro nella P.A. in Italia, di cui 180.000 nel Mezzogiorno"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

“L’Italia si ricorda dell’esistenza del Sud una volta l’anno quando il rapporto Svimez rende noti i dati del divario crescente con il resto del paese. Quest’anno si denuncia il fatto che nel Mezzogiorno si fanno meno figli che nel resto del paese a causa della crisi.

Una volta, fino agli anni ’70 del secolo scorso, si denunciava il fatto che i meridionali facevano troppi figli e per quello erano poveri. Tutti si strappano le vesti, si indignano per la tremenda condizione giovanile, per la scandalosa assenza di occasioni di lavoro degno di questo nome, ma alla fine niente cambia. Siamo stufi di questi pianti da coccodrillo, pensiamo ad una risposta immediata ed urgente per dare un po’ di ossigeno alle nuove generazioni.

Questa risposta non può che essere: la Pubblica Amministrazione deve tornare ad assumere nel Mezzogiorno, come nel resto del paese. In questi ultimi 6 anni si sono persi oltre 400.000 posti di lavoro nella P.A. in Italia, di cui 180.000 nel Mezzogiorno. Mancano medici, insegnanti, assistenti sociali, ecc. perché il tourn over è fermo da troppo tempo. Nell’immediato questa è la sola risposta possibile al dramma della disoccupazione di massa che colpisce i giovani del nostro Sud. E’ da folli pensare che la questione possa essere affrontata con vecchie ricette liberiste (meno tasse alle imprese = più crescita) come sta facendo il governo Renzi.

D’altronde, come dimostrano i recentissimi dati sulla competizione industriale forniti dalla Commissione europea, la crisi ha incentivato il fenomeno delle delocalizzazioni produttive verso est (In Italia -20% di aziende manifatturiere e -25% di prodotto), con conseguente perdita di posti di lavoro. E non saranno misure palliative, su questo versante, a far recuperare al Paese il terreno perduto. Men che meno al Mezzogiorno, che, con ogni evidenza, non può essere messo in competizione con la Serbia e gli altri paesi dell’ex blocco socialista”.

Tonino Perna (Assessore al Comune di Messina, Presidente Sem)
Luigi Pandolfi (Portavoce Sem Calabria)