Tangenti da pagare nei periodi delle feste, arrestato a Cosenza esponente del clan Lanzino I carabinieri hanno ricostruito l'estorsione che l'uomo, sorvegliato speciale, aveva messo in piedi nei confronti di alcuni commercianti. Le "mazzette" andavano pagate a Natale, Pasqua e Ferragosto
COSENZA – I Carabinieri di Cosenza e di Rende hanno fermato, nella serata di ieri, Renato Mazzulla, 39 anni. Il fermo è stato disposto dalla Dda di Catanzaro. Mazzulla, già tratto in arresto e condannato per favoreggiamento nei confronti del latitante Ettore Lanzino, è ritenuto responsabile di estorsione, aggravata dal metodo mafioso e dall’ulteriore aggravante di aver commesso il fatto mentre era sottoposto a sorveglianza speciale.
Il provvedimento, emesso sulla scorta delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Pierpaolo Bruni, riguarda un’attività estorsiva effettuata a Settimo di Rende nei confronti di due operatori commerciali, che gestiscono un autosalone e una pizzeria, dai quali si pretendeva, per conto della cosca della ‘ndrangheta facente capo a Lanzino, la corresponsione a scadenze ben definite del “pizzo”.
Dalle indagini è emerso che, tra agosto e settembre, Mazzulla si era presentato all’autosalone per chiedere 1.000 euro da pagare a Natale, Pasqua e Ferragosto per un totale di 3.000 euro annui, assicurando una certa tolleranza per eventuali ritardi nei pagamenti. Si sarebbe poi presentato anche al gestore della pizzeria, che però avrebbe opposto un secco rifiuto al pagamento del pizzo. Mazzulla è stato portato nel carcere di Cosenza.