Visita Lorenzin in Calabria, Nicolino Panedigrano critica aspramente Francesco Talarico "Cosa lo ha spinto a schierarsi in piena campagna elettorale per la chiusura (o la riduzione ad Emoteca, che fa lo stesso) del Centro Trasfusionale di Lamezia?"
Con l’incubo di possibili trombature in vista, Talarico è in pieno stato confusionale. E così da una parte vede tafferugli in quel nostro pacifico sit-in di protesta contro la chiusura del Centro Trasfusionale, con cui la Ministra Lorenzin ha spontaneamente deciso di confrontarsi, per raccontar panzane, e da cui si è tranquillamente allontanata quando non sapeva più cosa rispondere. E dall’altra è caduto nel più classico dei deliri di potenza. Crede il poverino di essere stato lui Governatore e Commissario al Piano di Rientro. Pensa di essere riuscito con il suo “operato a portare al pareggio la Sanità Calabrese”. Manca poco che ci racconti di aver scoperto l’America.
Non può essere però questo stato confusionale che lo spinge a schierarsi in piena campagna elettorale per la chiusura (o la riduzione ad Emoteca, che fa lo stesso) del nostro Centro Trasfusionale. Come dicono a Firenze, lo capirebbe anche un medico militare che questo a Lamezia gli fa perdere consensi. Dopotutto c’era anche lui, ed ha pure rivendicato di averci messo la faccia, in quella conferenza stampa in cui il suo uomo, Gerardo Mancuso, ha denunciato che c’è una lobby, fatta di “malandrini” e di “fatture gonfiate” che vuole la distruzione del nostro Servizio Trasfusionale.
Se corre il rischio di perdere voti a Lamezia; se non vuol sapere quali interessi e quali mercimoni possano stare dietro alla lobby di cui ha parlato Mancuso; se non ha mosso un dito (lui che ora veste i panni di vero Governatore) per impedire che due dottoresse in palese conflitto di interesse venissero a fare una visita ispettiva quando il Centro Trasfusionale era in ristrutturazione per poter poi scrivere di aver trovato qualche problema di gestione; se avalla il rapporto ispettivo di queste dottoresse, scrivendo anche lui che dopo la chiusura del nostro Centro Trasfusionale ci sarà “maggiore sicurezza e controllo delle trasfusioni”; se poco gli importa che dal mese di maggio l’AVIS trasporta a Catanzaro illegalmente buona parte delle unità di sangue raccolte nel territorio di Lamezia e di competenza del nostro Servizio Trasfusionale; se non gli importa di sapere quali siano stati i motivi del mancato rinnovo della convenzione con l’AVIS per la raccolta di sangue, viene il sospetto che ci sia qualche altro suo tornaconto elettorale.
Non sappiamo da chi spera di ottenere i nuovi consensi con cui compensare quelli che rischia di perdere a Lamezia. Ma vi preghiamo, Chirillo, De Biase, Ruperto, Scaramuzzino, nel vostro stesso interesse, cercate di fermarlo. Ora non si tratta più di cene a sbafo. E, se dopo le elezioni dovesse andar male, con quale faccia uscirete tutti da casa?
Nicolino Panedigrano