Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 01 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Unical, il senatore Molinari (M5S) chiede chiarezza su concorsi e parenti "I cittadini vogliono sapere perché si avviano procedure senza verificare, a norma di legge, se i candidati hanno titolo per partecipare e quali iniziative si intendano intraprendere affinché non si ripetano simili casi : niente scuse!"

Unical, il senatore Molinari (M5S) chiede chiarezza su concorsi e parenti "I cittadini vogliono sapere perché si avviano procedure senza verificare, a norma di legge, se i candidati hanno titolo per partecipare e quali iniziative si intendano intraprendere affinché non si ripetano simili casi : niente scuse!"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Riguardo alle dichiarazioni rilasciate il 13 novembre scorso dal Rettore Crisci, voglio sottolineare che, con la presentazione dell’interrogazione n.4-02989 del 12 novembre, intendo proprio fare chiarezza su ciò che riguarda l’UNICAL.
Sul merito di quanto dichiarato dal Rettore, mi sembra che il problema principale non sia tanto la sottoscrizione del contratto, ma l’approvazione, prima per decreto del Direttore DIMES e poi per ratifica da parte del Consiglio di Dipartimento DIMES, di una procedura concorsuale viziata già all’atto dell’emanazione del bando. Perché la maggior parte dei bandi pubblicati sul sito http://unical.it/portale/concorsi/ non prevede un’espressa dichiarazione dei partecipanti sull’assenza di parentele per come previsto dalla Legge 240/2010?
In particolare, per tutti i bandi del DIMES (compresi alcuni recentissimamente scaduti) non è prevista una dichiarazione da parte dei candidati su quanto stabilito della Legge 240/2010, mentre in altre procedure di valutazione – sempre reperibili sul sito web UNICAL – è possibile trovare modelli già predisposti per attestare l’assenza di parentela o affinità, per come d’altronde previsto dalla legge. Ora, mentre la sostanza dell’atto di sindacato ispettivo da me presentato al Ministro è chiara ed i fatti riportati precisi e circostanziati, mi sembra che la sostanza delle affermazioni del Rettore siano alquanto labili: può spiegare come mai un Direttore di Dipartimento ed il Responsabile amministrativo dello stesso trascurino i dettami di una legge rivolta solo al sistema universitario e perché, per decreto, approvino gli atti e portino a ratifica del Consiglio di Dipartimento gli atti medesimi?
Solo quando il candidato vincitore si appresta alla sottoscrizione del contratto il Direttore e il responsabile amministrativo del DIMES si accorgono del grado di parentela?
Possibile che nessuno dei professori del DIMES, notando lo stesso cognome di un loro collega, si sia posto la semplice domanda se dietro l’omonimia ci fosse una parentela e che di ciò neppure la Commissione esaminatrice si sia avveduta?
Il giustificarsi del Rettore Crisci, appellantesi ai “dubbi riguardo all’applicabilità di parte della norma al caso di specie” da parte del DIMES e al “non procedere alla contrattualizzazione del vincitore”, non è suffragato dai fatti e sembra fatto a posteriori. Se fosse vero che “Il suddetto Dipartimento, infatti, una volta concluso l’iter della procedura selettiva, proprio per ragioni di opportunità e di profilo etico, lo scorso 16 settembre, e dunque due mesi fa, ha deciso di non procedere alla contrattualizzazione del vincitore”, come mai il Consiglio di Dipartimento DIMES in data 18 settembre 2014 ha ratificato il decreto del Direttore di approvazione degli atti della procedura selettiva?
E come mai nessun altro (do’ per assodato che il Rettore non se ne sia accorto), avendone competenza, ha provveduto, in autotutela, ad annullare tutti gli atti successivi al bando, lasciando a coprire questa vicenda la misera foglia di fico rappresentata dall’assenza della firma del contratto?
Tutte queste procedure inutilmente svoltesi, poi, sono state a costo zero?
Il pensare che si prenda per buona la carrambata che vede riuniti padre e figlio nello stesso Dipartimento, scongiurata dalla mancata formalizzazione di un contratto, è offensiva per l’intelligenza – per quanto offuscata dalla crisi – della gente.
I cittadini vogliono sapere perché all’UNICAL si avviano procedure senza verificare, a norma di legge, se i candidati hanno titolo per partecipare e quali iniziative il Rettore intende intraprendere affinché non si ripetano simili casi : tutto il resto sono scuse che lasciano il tempo che trovano.

Avv. Francesco Molinari – M5S

Cittadino eletto al Senato