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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Salvaguardia (M5S): “Scandalo AISM di Bova Marina è ora di finirla di rubare” Il candidato pentastellato promette il massimo dell'attenzione sulla struttura destina ai malati di sclerosi multipla

Salvaguardia (M5S): “Scandalo AISM di Bova Marina è ora di finirla di rubare” Il candidato pentastellato promette il massimo dell'attenzione sulla struttura destina ai malati di sclerosi multipla
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Quello del Centro AISM di Bova Marina è uno scandalo che non può passare
sotto silenzio anche se tutti i candidati alla Regione che concorrono
all’elezione nel territorio della Provincia di Reggio Calabria non lo
nominano mai. Loro fanno parte dello stesso sistema che ha creato questo
mostro sociale ed economico!

Ripercorriamo brevemente la vita di questo progetto che sarebbe potuto
essere un fiore all’occhiello della nostra regione e che, invece, ne è
diventato solo una vergogna assoluta!

Nel 1840 Mons. Vincenzo Rozzolino, vescovo di Bova, fa edificare il
seminario vescovile nella contrada Spina Santa, vicino la fiumara Siderone
dove sorgerà il futuro centro di Bova Marina. La bella e ampia struttura
viene in seguito abbandonata nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale
dopo un terribile bombardamento su tutta l’area costiera jonica.

Da allora fino agli anni ‘90 sono ben pochi coloro che si ricordano di
avere un asso nella manica per lo sviluppo del paese e di tutta l’Area
Grecanica. La “svolta” arriva quando nel 2001 l’ex convento viene
definitivamente destinato dal Comune di Bova Marina in comodato gratuito
all’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) che ci vorrebbe
realizzare un centro per la promozione dell’autonomia e del turismo
sociale. L’AISM ci crede davvero ed è pronta ad investire oltre 2 milioni
di euro. Un altro milione abbondante di euro viene trovato all’interno di
fondi POR. Sembra tutto pronto. Iniziano i lavori di restrutturazione e
ampliamento della struttura che l’AISM vuole far divenire un fiore
all’occhiello per l’assistenza ai malati di sclerosi multipla. Ma purtroppo
qualcosa va storto.

Il malaffare, nella nostra terra se la prende sempre con i più deboli e i
malati gravi non fanno eccezione. Il centro che doveva essere consegnato
nel 2010 non vede mai la luce anche in seguito a numerosi solleciti da
parte delle amministrazioni locali e della stessa AISM, che probabilmente
non pensava di trovarsi ingabbiata in una squallida storia di malaffare
calabrese. Eppure succede. I 2.193.176 investiti dalla onlus in circa 10
anni lasciano il posto ad una struttura fatiscente e decisamente ancora
lontana dall’essere terminata. La stessa fine fa il milione abbondante di
fondi pubblici stanziato come co-finanziamento dell’opera dagli enti locali
e gestito dalla Comunità Montana “Capo sud”.

Proprio a settembre 2014 la questione finisce, finalmente, in tribunale ma
sembra che gli unici responsabili siano 6 persone che, a vario titolo,
erano impegnate nei lavori come responsabili di cantiere, periti,
collaudatori ecc. Addirittura queste persone sembra, secondo la Procura di
Reggio Calabria, che abbiano avallato artifici contabili così sfrontati da
sostenere che era stato realizzato oltre il 100% della progettazione
effettiva dell’opera.

Insomma, oltre al danno per la comunità locale la beffa per l’AISM che
avrebbe portato una struttura d’eccellenza nazionale!

Sono stato di persona al centro, dopo aver parlato con diverse persone di
Bova Marina, martedì 18 novembre 2014 e quello che ho visto è solo
abbandono e degrado! Facilissimo entrare perché le reti di cinta del grande
spazio sono abbattute in molti punti e le porte dell’edificio centrale
divelte, ma basta andare sul retro per scoprire lo scheletro di una
struttura che doveva dare lustro a tutto il territorio dell’Area Grecanica
e che ha prodotto solo vergogna!

Insomma uno schifo, tra i peggiori che si possano immaginare dato che
coinvolge persone che sono costrette a vivere immani difficoltà e perché
sono stati sottratti ingenti fondi ad un’associazione no profit di caratura
nazionale.

Tutto questo non può rimanere impunito. Confido nell’azione della Procura
di Reggio Calabria, ma sono sicuro che un progetto così importante e
costoso abbia anche ben altri responsabili da individuare nelle stanze del
potere locale.

Se sarò eletto al Consiglio Regionale il 23 novembre non lascerò in un
cassetto la questione, farò di tutto per sbloccare la definitiva
realizzazione del centro e per individuare i mandanti di un fatto che
rischia di macchiare in maniera indelebile la dignità della nostra terra.

Anche se non sarò eletto mi impegno sin da subito a portare alla ribalta
nazionale una questione così assurda, grazie al supporto dei parlamentari
del Movimento5Stelle da sempre in prima linea nella battaglia contro gli
sprechi di denari pubblici e la corruzione imperante.