Giuseppe Graziano punta sul sostegno dei sindacati per rilanciare la Flat-Tax La soluzione del candidato della Casa delle Libertà: meno tasse per aumentare la produzione e creare posti di lavoro
COSENZA – Il primo e prioritario punto nell’agenda del prossimo governo regionale dovrà riguardare la crescita e lo sviluppo della Calabria. Finora, le poche idee poste sul tavolo, soprattutto dal Partito democratico, mirano ad applicare programmi insufficienti alla risoluzione del problema ma che, soprattutto, così come emerge dalle cronache nazionali degli ultimi giorni, porta all’inevitabile scontro sociale. All’Italia e men che meno alla Calabria, non servono leggi per il lavoro come il JobAct, mutuate e anche malamente da sistemi economici e universali lontani anni luce dal sistema italiano. Serve, al contrario, una politica economica ampia che agevoli famiglie ed imprese e che, soprattutto, dia uno slancio al mercato dell’occupazione. L’unica via d’uscita da questa situazione è l’applicazione di una Flat-Tax: un sistema fiscale ad aliquota minore e costante per tutti. Così ripartono i consumi e, quindi, il lavoro. Una soluzione, insomma, che potrebbe portare a quell’auspicata pax sociale tra istituzioni, mondo dell’imprenditoria e sindacati.
Il capolista della Casa delle Libertà – Ferro Presidente, Giuseppe Graziano, candidato alle consultazioni per il rinnovo del Consiglio regionale di Domenica 23 Novembre 2014, torna a rilanciare la proposta della Flat-Tax, allargandola all’attenzione e al sostegno dei sindacati.
Sono dell’idea che aumentare le aliquote – dice Graziano – significa solo tartassare gli onesti. A godere sono solo gli evasori che ormai sanno che qualcun altro pagherà di più e anche per loro. Lo strumento per poter tentare di invertire sistema attuale passa per una fortissima semplificazione del sistema fiscale. Una soluzione concreta, già sperimentata in molti paesi dell’Est e che sta aiutando a Stati come la Grecia a venire fuori dal pantano della crisi, è rappresentata dalla Flat-Tax. Un’unica aliquota e una deduzione fissa su base familiare. L’abolizione di tutte le sigle e della giungla del sistema fiscale, farà sì che le tasse potranno essere pagate dai contribuenti in modo semplice ed immediato. E anche i controlli potranno avvenire in maniera più diretta. La soluzione della Flat-Tax, applicata in via sperimentale alla Calabria, potrebbe rivelarsi un’idea vincente. Perché quello che potrebbe sembrare un regalo ai cosiddetti ricchi, in realtà, si rivela un vero e proprio sgravio per i poveri. Con meno evasione – e la flat-tax, sottolinea Graziano, sicuramente abbatterà naturalmente il tasso di evasione – chi ha di più contribuirà di più perché avrà meno cavilli fiscali e chi ha di meno non dovrà pagare nulla, nemmeno con le ritenute d’acconto. Di base comunque dovranno essere abolite tutte le imposte che non corrispondono a redditi reali quali ad esempio la tassa sulla prima casa, l’Irap, gli studi di settore, gli anticipi Iva e quant’altro ad oggi crea il pesante fardello fiscale, per essere sostituiti – conclude il capolista della CdL – con sistemi semplificati di tassazione del reddito, anche societario. Di contro, si rimette in moto anche l’entusiasmo delle imprese che dovendo pagare meno tasse saranno maggiormente incentivate per nuove assunzioni
Un esempio sul funzionamento della Flat-tax. Se Pensiamo ad un’aliquota del 20XCento con 5mila euro di deduzione per ogni componente del nucleo familiare. In pratica per la dichiarazione dei redditi occorreranno pochi minuti: basterà calcolare i redditi lordi incassati, meno 5mila euro per ogni componente della famiglia, quello che rimane sarà tassato al 20XCento. La deduzione di 5mila euro comporta che, ad esempio, una famiglia con due figli fino al reddito famigliare complessivo di 20mila euro non pagherà alcuna tassa.