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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024

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Franco Crinò sul SIERC: “è indispensabile sveltire le procedure” Accorato appello del senatore che spinge per semplificare il Sistema Informatico Edilizio della Regione Calabria

Franco Crinò sul SIERC: “è indispensabile sveltire le procedure” Accorato appello del senatore che spinge per semplificare il Sistema Informatico Edilizio della Regione Calabria
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Ci sono procedure burocratiche nella nostra Regione che, spesso, non solo complicano l’attuazione di un lavoro ma addirittura lo bloccano. Su queste limitazioni, chi è eletto il prossimo 23 novembre in seno al Consiglio regionale della Calabria, deve agire “subito ed in maniera concreta”. Quando si parla di intoppi burocratici il collegamento all’edilizia è immediato. Questo, pur essendo uno dei settori trainanti della nostra economia, ha subito negli ultimi anni una dura prova: il SIERC (ovvero il SISTEMA INFORMATICO EDILIZIO DELLA REGIONE CALABRIA). Una regione come la Calabria, con tassi di disoccupazione e ondate di emigrazione giovanile sempre più preoccupanti, è stata la prima in Italia (dal 2009) a sperimentare un processo di trasmissione e controllo telematico dei progetti dell’edilizia, pieno di lacune e per questo causa di gravi rallentamenti legati, soprattutto, al processo di sperimentazione. Tutto ciò a discapito del processo edilizio: il committente, per primo, paga questi ritardi, e, spesso demoralizzato, rinuncia ad intraprendere questo interminabile iter di approvazione; il progettista perde l’incarico, così l’impresa e i suoi lavoratori. L’edilizia e l’economia, già in ginocchio, subiscono un arresto. Ma non solo, la trasmissione telematica diventa un secondo progetto non remunerato. Una prassi lunga, compilazioni online che impegnano a ripercorrere tutto il progetto per estrapolare dei dati che, dopo, bisogna ricondurre all’interno di poche categorie presentate dal programma, in cui, a volte, non è semplice far rientrare casistiche non espressamente indicate. Oltretutto, il cartaceo, resta e si continua a trasmetterlo in triplice copia: una quantità enorme di pagine per duplicati da stampare e portare a Reggio Calabria (unico ufficio della provincia) sottovalutando le forme più elementari dell’ecologia e dell’innovazione. Alla lentezza dell’apparato sopradescritto bisogna aggiungere le spese legate all’aggiornamento dei software. Questo comporta per tutti i progettisti degli aggravi economici di migliaia di euro a cui non è impossibile sottrarsi poiché si tratta di strumenti di lavoro obbligatori e, quindi, indispensabili.
E’ evidente che il SIERC, così come è impostato, non semplifica ma sovraccarica tutto il processo di programmazione. Ci sono troppe contraddizioni che bloccano il sistema. Ecco perché non è più rimandabile una modifica delle procedure automatizzate che elimini ogni distorsione e sia una garanzia dei diritti collettivi. Se sarò eletto Consigliere Regionale mi prodigherò per cercare di apportare aggiustamenti significativi, in grado di sveltire le complicate procedure.
Penso, innanzitutto, a delegazioni comunali, organi di controllo decentrati sul territorio che possano consentire una migliore e più rapida interazione tra progettisti e autorità di controllo. Il Genio Civile, infatti, è particolarmente intasato e la verifica delle pratiche va molto a rilento. Oggi più che mai, in una terra disagiata come la nostra, l’attività di controllo della Pubblica Amministrazione deve risultare necessariamente veloce, adeguata ed efficiente.