Renzi: ‘Se il sud riparte, riparte l’Italia’ Proteste durante visita premier Il premier in visita a Catania. "Dati disoccupazione ci preoccupano ma occupati stanno crescendo"
(ANSA) “Qualcuno ci vorrebbe chiusi nei palazzi ma io giro come una trottola per l’Italia”. Il premier Matteo Renzi è impegnato in una serie di tappe nel sud Italia. “Se riparte il sud riparte il Paese”, dice. E intanto la notizia sui deputati della minoranza del Pd, che non hanno votato per il Jobs Act, ma che voteranno a favore della legge di stabilità alla Camera. Lo ha annunciato Stefano Fassina alla riunione del gruppo stamani a Montecitorio.
“Credo – ha detto Renzi – che oggi qui ci sia un messaggio di speranza da dare: che le idee possono smettere di essere sogni e diventare realtà. Credo che il luogo, la residenza di questa sfida, sia in questo palazzo. Naturalmente dobbiamo fare di più, dobbiamo far meglio tutti. Però intanto io vorrei dire che anche questo è Sud e non è soltanto un racconto negativo quello che viene fuori. Se riparte il sud riparte l’Italia. Questa e’ la priorità”.
Qualche protesta durante la visita. A Catania una cinquantina di persone ha manifestato davanti al Municipio. Alla manifestazione hanno partecipato organismi sindacali della Cisl e della Fsi, e appartenenti a collettivi, associazioni e movimenti catanesi. Qualche tensione quando la polizia ha bloccato un mini-corteo composto da una ventina di persone, appartenenti ai centri sociali, che tentava di arrivare in Piazza Duomo, vicino al municipio di Catania dove è in corso la protesta, è stato bloccato dalla polizia in Via Vittorio Emanuele. I giovani hanno tentato di ‘forzare’ il blocco delle forze dell’ordine e si sono registrati contatti tra polizia e manifestanti. La contrapposizione è stata forte ma non violenta. Adesso sono arrivati anche carabinieri in tenuta antisommossa. I manifestanti scandiscono slogan contro Renzi e gridano: “Vergogna, vergogna, no allo stato di polizia”.
A Reggio Calabria un presidio della Cgil, composto da circa 500 persone, sta attendendo, davanti lo stabilimento Ansaldobreda di Reggio Calabria, l’arrivo del premier Matteo Renzi. I manifestanti hanno anche lanciato delle uova all’arrivo del prefetto, Claudio Frammartino, l’auto del quale è stata scambiata per quella del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti. I manifestanti hanno anche scandito slogan contro Minniti.
“Io non ci sto chiuso nel palazzo, ho fatto il sindaco. Contestazioni o non, staremo in mezzo alla gente tutte le settimane. Si stancheranno prima loro, noi non ci stanchiamo”, ha detto il premier.
Il premier ha parlato di lavoro: “Abbiamo perso – ha sottolineato – un milione di posti di lavoro in sei anni. Ci vuole tempo per recuperare. Intanto abbiamo oltre centomila nuovi assunti perché ci sono aziende che vanno avanti, ricordiamoci. Quindi, coraggio che ce la facciamo”.