Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Al via il gemellaggio tra la Provincia di Reggio Calabria e la città di Kerch Delegazione calabrese in visita alla neonata Repubblica di Crimea

Al via il gemellaggio tra la Provincia di Reggio Calabria e la città di Kerch Delegazione calabrese in visita alla neonata Repubblica di Crimea
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Si sono tenuti nelle giornate del 27 e 28 novembre 2014 i primi due incontri ufficiali che hanno dato il via all’importante programma di gemellaggio economico-culturale tra la Provincia di Reggio Calabria, con la più alta densità abitativa della regione; e la Città di Kerch, importante centro turistico e industriale della Crimea, situato sull’omonimo stretto che congiunge il Mar d’Aznov e il Mar Nero.
All’indomani dell’adesione dell’ex penisola ucraina alla Federazione Russa, stabilita tramite referendum popolare lo scorso marzo, la missione diplomatica contraddistinta dalla presenza del presidente della Provincia di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Raffa; dal Consulente provinciale per le grandi opere avv. Rocco Biasi; dal Presidente del consorzio di imprese italiane “Italia Impresa Globale”, dott. Girolamo Romano; dal Responsabile Nazionale Politiche Estere e Rapporti Istituzionali del “Consorzio Italia Impresa Globale”, dott. Vincenzo Avati; e dall’addetto stampa dott.ssa Marzia Matalone; è stata designata come prima delegazione italiana in visita nella neonata Repubblica di Crimea, dove ha avuto modo di partecipare alla cerimonia di sottoscrizione di un protocollo di gemellaggio con la città di Kerch, segnando un primo, importante passo verso un piano di ripresa e di sviluppo economico-sociale fortemente auspicato sia dalla popolazione locale, che dalle autorità politiche, al fine di colmare il gap trentennale che, al momento, contraddistingue la realtà del territorio crimeano, sia da un punto di vista economico, che tecnologico e strutturale.
Un progetto di collaborazione senza precedenti, dunque, ma soprattutto un momento di crescita reciproca, per due realtà che, nonostante la distanza geografica, sembrano possedere numerosi punti di affinità.
La visita diplomatica si è aperta ufficialmente nel pomeriggio di giovedì 27 novembre 2014, quando all’arrivo in Crimea, la delegazione calabrese è stata accolta presso gli uffici della Rappresentanza Plenipotenziaria del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale di Crimea, situato nella capitale di Sinferopoli, dove i vertici della neonata Repubblica, tra i quali Nikolay Vodorezov Vice-rappresentante plenipotenziario; Klavdiya Dyakoich , Vice-presidente della Camera di Commercio; e Nikolay Polushkin, primo vice-ministro dell’agricoltura; hanno dato luogo al consueto scambio di saluti, sottolineando la propria soddisfazione e gratitudine per la presenza degli ospiti italiani in questo particolare momento storico, e ribadendo la speranza che questo costituisca solo il primo passo verso una concreta e proficua collaborazione tra i rispettivi territori.
Il programma, che ha incluso anche una serie di visite guidate alle principali location culturali della penisola di Kerch, da sempre crocevia di culture e storie antichissime, nonché sede di una nutrita comunità di origini italiane, è poi proseguito nella giornata di venerdì 28 novembre con il meeting svoltosi nel palazzo del comune di Kerch, durante il quale la dott.ssa Larisa Shcherbula, Presidente del consiglio cittadino, ha avviato la cerimonia ufficiale di sottoscrizione del protocollo di gemellaggio tra la Provincia di Reggio Calabria e la municipalità di Kerch, seguita dallo scambio dei memorandum in lingua italiana e russa, che ha visto altresì la partecipazione di Aleksandr Belenko, vicepresidente dello stesso consiglio; di Yuriy Averin, Consigliere del rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione russa in Crimea; di Viktoriya Poligenko, Capo specialista dell’ufficio del protocollo del consiglio dei Ministri; dei cittadini e di alcuni membri della comunità italiana in Crimea, rappresentati dall’associazione CERKIO, nelle vesti della presidente Giulia Giacchetti Boito.
Numerosi i temi affrontati nel corso dell’incontro, apertosi con i saluti della dott.ssa Shcherbula, la quale ha fin da subito espresso la propria “Soddisfazione e l’orgoglio della città di Kerch per l’avvio di questo progetto con la provincia Reggio Calabria, una città antica e per molti versi assai simile alla nostra, anch’essa nata come colonia greca e posta su uno stretto che congiunge due mari, nonché sede di un importante porto commerciale come quello di Gioia Tauro”.
Nonostante il delicato momento storico, legato alle tensioni da poco sopite in merito al referendum che ha riportato la penisola sotto l’egida della Federazione Russa, la Shcherbula ha rimarcato la propria gratitudine per la presenza della delegazione, e per la sua volontà di contribuire fattivamente al progetto di rilancio e sviluppo di un territorio ricco di risorse, ma al momento privo del “Know How” necessario per sfruttarle efficacemente.
“La nostra speranza – ha aggiunto- è che questo gemellaggio rappresenti l’inizio di una fruttuosa collaborazione in grado di portare sviluppo e benessere in entrambi i nostri territori, attraverso l’elaborazione di progetti e il perseguimento di obiettivi comuni, legati alla vocazione agricola e turistica di entrambi i nostri territori, ma anche all’implementazione di nuove tecnologie e al miglioramento di trasporti e infrastrutture.”
Anche il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, nel prendere la parola, ha voluto sottolineare “il piacere rappresentato dalla calorosa accoglienza riservata ai membri della nostra delegazione, e dall’avvio di questo gemellaggio, che certamente permetterà a entrambi di sviluppare un dialogo proficuo”, permettendo altresì alla Calabria di recuperare un rapporto di amicizia già avviato nel lontano 1908, ai tempi del terribile terremoto che distrusse le città di Reggio e Messina, “quando le navi russe stanziate nello stretto recitarono ruolo assai significativo nel soccorrere la popolazione della nostra provincia: un gesto che la Calabria non ha mai dimenticato”.
“La nostra provincia metterà pertanto volentieri a disposizione tutto il know how necessario, attraverso l’ausilio di tecnici e virtuosi del settore tecnologico, agricolo e infrastrutturale, soprattutto per quel che concerne la progettazione del ponte che, in futuro, potrebbe arrivare a collegare la città di Kerch al territorio Russo”, a ulteriore conferma dell’affinità che sembra destinata a caratterizzare questi due territori.
Come ha confermato anche l’avvocato Biasi, “ La provincia metterà a disposizione i propri tecnici affinché anche questo progetto possa essere realizzato in maniera innovativa ed efficace”; mentre il dott. Girolamo Romano e il dott. Vincenzo Avati, hanno espresso chiaramente la volontà del Consorzio “Italia Impresa Globale” di partecipare attivamente al progetto di ripresa dell’economia crimeana, mettendo a disposizione degli attori locali le abilità accumulate in anni di attività di consulenza aziendale, attraverso il lavoro di tecnici e professionisti provenienti da svariati settori del panorama imprenditoriale italiano, promuovendo “la crescita e lo sviluppo in ambito tecnologico ed economico per mezzo dell’elaborazione e della realizzazione di progetti strutturalmente adeguati”.
La cerimonia si è infine conclusa con il rituale scambio di doni tra le delegazioni, simbolo delle rispettive tradizioni e peculiarità, e rappresentate da un’anfora greca e da prodotti vinicoli, per quanto riguarda la città di Kerch; e da una riproduzione in vetro del simbolo della Provincia di Reggio per quanto riguarda la delegazione calabrese, in segno del reciproco e duraturo impegno ad avvicinare sempre più due comunità solo geograficamente lontane, ma spiritualmente già vicine, per intenti, obiettivi e voglia di riscatto economico e sociale, a riconferma che la vera politica non è quella praticata dai partiti, ma dalle persone reali, nel rispetto della volontà dei popoli e per mezzo di un costruttivo desiderio di “apertura” nei confronti dell’altro, per il bene della propria comunità e nonostante gli ostacoli.