Elezioni regionali, alla ricerca dei resti perduti Alcuni seggi non sono ancora stati assegnati, qual è il vero motivo?
di Emanuele Pecheux
Trascorsi dieci giorni (giorni, non ore) dalle elezioni regionali in Calabria si apprende che la commissione elettorale circoscrizionale di Catanzaro ha proclamato solo i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione centro (Cz- Kr-VV) a “quoziente pieno”, individuati tramite la ripartizione dei seggi tra le liste concorrenti col sistema proporzionale.
Delle circoscrizioni nord (Cs) e sud (RC) ancora non si conosce il risultato e verosimilmente si dovrà attendere fino all’inizio della prossima settimana.
Non basta: secondo fonti bene informate “i ritardi dovuti in gran parte alle operazioni di controllo che l’Ufficio elettorale circoscrizionale del tribunale di Cosenza sta effettuando sui verbali relativi alle due sezioni di Castrolibero dove si sono registrate incongruenze dei dati elettorali riguardanti i registri e le preferenze”. Appena sarà completato il conteggio e le verifiche di tutti i verbali, l’Ufficio elettorale centrale procederà alla proclamazione del Presidente della Regione e dei consiglieri eletti con i cosiddetti “resti”.
Insomma, da quello che si può capire, dopo dieci giorni ancora non si sa cosa come e per chi abbiano votato gli elettori di ben due sezioni di Castrolibero, metropoli di 9.945 abitanti in provincia di Cosenza e, solo per questo motivo, non è stato ancora proclamato il vincitore e non si è messo un punto fermo sulla composizione del prossimo Consiglio regionale.
Se la ragione del surreale ritardo fosse solo questa verrebbe da domandarsi a chi sono stati affidati il controllo e il riconteggio. Ma, dicono gli insiders, la questione che blocca la proclamazione non è unicamente il controllo delle sezioni di Castrolibero. Se così fosse non si capisce perché, sia pure con il grottesco ritardo già accumulato, oltre alla circoscrizione centro, non siano stati proclamati anche gli eletti a “quoziente pieno” della circoscrizione sud (Reggio Calabria), dove non risultano esservi state né contestazioni né incongruenze, in attesa che il trust di cervelli incaricati di verificare il voto di Castrolibero sciolgano il nodo gordiano che paralizza la massima istituzione regionale.
Evidentemente, neanche a dirlo, c’è dell’altro e, sempre i bene informati, raccontano che il vero problema non è Castrolibero ma sono i seggi da assegnare con i “resti”, in tutte e tre le circoscrizioni in cui è stato diviso il territorio calabrese.
In altre parole “ballano” non meno 2 seggi da assegnare e, a quanto pare, le interpretazioni della legge elettorale sono discordanti.
Che dire? Qualsiasi commento appare inadeguato, salvo complimentarsi vivamente con le cime del pensiero politico che hanno redatto la pessima legge elettorale calabrese e osservare malinconicamente che la Calabria è una regione d’Europa dove le leggi elettorali sono chiare e già interpretate e dove, solo poche ore dopo il voto, i cittadini conoscono nomi, cognomi e appartenenze politiche degli eletti.
Solo la fantasia di Renè Goschinny il padre di Asterix e Obelix è riuscita a fare meglio dei parrucconi e azzeccagarbugli che, dal 23 novembre, tengono bloccate le istituzioni regionali calabresi.
In un episodio del celebre fumetto francese un personaggio dice: “Facciamo le elezioni! Le urne sono già piene!”. Gli chiede uno stupito Asterix: “Come sono già piene?”. Risposta: “Si, qui da noi le elezioni le facciamo così: riempiamo le urne di schede e le buttiamo a mare.
Vince le elezioni il più forte!”